Geologia, suoli e sismica

LLEGATO 1: "Criteri per l'individuazione delle zone sismiche - individuazione, formazione e aggiornamento degli elenchi nelle medesime zone."

archivio Sismica Forum 2004 - 2008
  • Contributo da "Ingegneria Sismica" n. 2/2004 di Giovanni Manieri del 30/06/2004 
    Vedi messaggio in pari data su capitolo generale Ordinanza PCM 3274.
    Allegato Petrini_IS_2-2004.pdf (pdf464.52 KB)
    Giovanni, Manieri
  • riclassificazione di TOMASO Trombetti del 21/11/2003 
    La nota regionale del Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli della Regione Emilia-Romagna, prot. n. 21411 del 17 luglio 2003, citata nelle premesse alla deliberazione della Giunta dell'Emilia-Romagna n. 1435/2003 e resa pubblica per via telematica, evidenzia la sostanziale inapplicabilità dei criteri di cui al punto 2 dell'allegato 1 (all'Ordinanza del PCM n. 3274/2003) per l'espletamento della ipotizzata competenza regionale di cui alla lettera l) del medesimo allegato 1, circa eventuali "variazioni non superiori a un livello di zona" in fase di "prima applicazione".
    Le considerazioni contenute in tale nota regionale, peraltro svolte sulla base di dati pubblicati dal Servizio Sismico Nazionale e di fatto identificabili con quelli a supporto della stessa "Proposta di riclassificazione sismica del territorio nazionale" di cui alla lettera i) del citato allegato 1, portano a conclusioni che sembra logico ritenere valide non solo per l'Emilia-Romagna, ma anche anche per tutte le rimanenti altre regioni italiane, come si evidenzia dai dati a confronto (sui numeri di Comuni coinvolti) dell'allegato prospetto.

    Nella nota regionale colpisce il seguente richiamo [quale estratto da: A. Lucantoni, V. Bosi, F. Bramerini, R. De Marco, T. Lo Presti, G. Naso e F. Sabetta Il Rischio sismico in Italia, Ingegneria Sismica, I, 5 - 35 (2001)] fatto in relazione alla proposta di riclassificazione:

    "La metodologia utilizzata per la realizzazione della Riclassificazione sismica 2000 è del tutto analoga a quella messa a punto dal G.d.L. nel 1998 ... e viene brevemente riassunta nel seguito.
    Come principale indicatore della pericolosità sismica è stata utilizzata l'intensità spettrale di Housner ... misurata in cm e definita come l'area sottesa dello spettro di risposta di pseudo-velocità in un prefissato intervallo di frequenze. Tale grandezza è direttamente correlabile all'energia che viene dissipata nelle strutture durante un terremoto e quindi meglio collegata al danno subito dagli edifici, rispetto ad altri parametri quali ad esempio il PGA. In base alle nuove Carte di Pericolosità sismica, in termini di valori spettrali, descritte in ... corrispondenza al capoluogo di ciascuno degli 8100 comuni italiani, sono state calcolate due diverse intensità di Housner:
    - H50, corrispondente a un periodo di ritorno di 475 anni e all'intervallo spettrale 0,2 - 2 s. Tale parametro, associato a un lungo periodo di ritorno e alle ordinate spettrali relative a periodi medio-lunghi, è correlato principalmente alla possibilità che si verifichino terremoti di elevata magnitudo e di conseguenza è un indice significativo del livello di protezione dal collasso.
    - H10, corrispondente a un periodo di ritorno di 95 anni e all'intervallo spettrale 0,1 - 0,5 s. Tale parametro, associato a un breve periodo di ritorno e alle ordinate spettrali relative a periodi brevi, è correlato principalmente alla possibilità che si verifichino terremoti di bassa magnitudo e di conseguenza è un indice significativo del livello di protezione dal danneggiamento.
    Il terzo indicatore utilizzato è stata la massima intensità macrosismica (Imax) risentita storicamente in ciascun comune. ...."

    Tale richiamo colpisce in quanto "il documento esplicativo del team che ha messo a punto il provvedimento (allegati tecnici alla Ordinanza) " (vedi "Edilizia e Territorio", Numero 14/2003, da pag. 8 a pag. 15), a proposito dei "precedenti" (sulla classificazione sismica) specifica a pag. 12 che:

    "il gruppo di lavoro … insediato … nell'aprile 1997 … produsse uno studio, basato sull'utilizzo congiunto di tre parametri. Due di questi sono di tipo probabilistico: i) l'accelerazione massima del terreno amax - in inglese PGA - con il 10% di probabilità di superamento in 50 anni, la cui distribuzione è rappresentata da PS4; ii) l'integrale dello spettro di risposta di pseudovelocità, detto "intensità di Housner"; entrambi sono determinati con metodologie simili a partire dallo stesso materiale di base. Il terzo, di tipo deterministico, è rappresentato dal valore della intensità massima sperimentata nell'ultimo millennio."

    Vale a dire che nel "documento esplicativo" viene richiamato l’utilizzo del parametro "accelerazione massima del terreno ecc." che risulta, invece, non considerato (oltre che sconsigliato!) per la definizione delle Carte di Pericolosità sismica utilizzate per la suddetta "Proposta di riclassificazione sismica del territorio nazionale".

    Come si spiega tutto ciò ???????

    E in quale rapporto si pone ciò con l'annunciata "nuova mappa di riferimento a scala nazionale" di cui alla lettera m) dell'allegato 1 all'ordinanza del PCM n. 3274/2003 ???????

    Pare ci siano alcune incongruenze. Applicando rigorosamente i limiti sui valori di PGA indicati nella ordinanza (relativi alla probabilità del 10 % in 50 anni) alle cartine della proposta 2000 [Ingegneria Sismica, I, 5 - 35 (2001)], mi pare si ottengano risultati, per quanto riguarda la classificazione, sensibilmente diversi da quanto riportato nella proposta di riclassificazione, così come riportato nell’allegato file di Excell.

    Sono stati adottati quindi criteri diversi da quelli dichiarati? Sono state apportate (forse anche opportune) correzioni, senza però renderne chiari i presupposti ed i criteri?

    Allegato Confronti anche con PGA_SSN 2001_Tutte le Regioni.xls (xls20.48 KB)
    TOMASO, Trombetti
    (tomaso.trombetti@tin.it)

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ultima modifica 2013-05-08T12:31:00+02:00
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