La Regione Emilia-Romagna, con quasi 80.000 fenomeni censiti, è la seconda in Italia dopo la Lombardia per diffusione ed estensione di frane sul proprio territorio Rapporto sulle frane in Italia (ISPRA 2007). La maggior parte delle frane ha un’attività intermittente, caratterizzata da lunghe fasi di quiescenza, anche della durata di decenni, alternate a fasi di attività che possono determinare la mobilizzazione di interi versanti con gravi conseguenze sul sistema antropico. La fragilità morfologica del territorio non è esclusiva solo delle aree su cui le frane sono conclamate ma interessa anche lunghi tratti di infrastrutture viarie, che, in occasione di fenomeni meteorologici particolarmente intensi, subiscono con notevole frequenza danni di varia gravità per smottamenti di varia estensione.

Riprese aeree

A seguito delle alluvioni del maggio 2023, è stata mappata la perimetrazione delle frane attivatesi, rilevate sulla base di fotointerpretazione delle immagini aeree e satellitari ad alta risoluzione rese disponibili in fase post-evento, integrate localmente da rilevamenti specialistici e dati di Enti locali. I dati sono disponibili nel WebGis "Alluvione maggio 2023 - Dissesti di versante" realizzato dall’Area Geologia Suoli e Sismica Settore Difesa del Territorio della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con le Università degli Studi di Bologna e di Modena e Reggio Emilia.

Il tema delle frane e del rischio ad esse collegate coinvolge a vario titolo numerosi Enti e Autorità. Nell’ambito delle competenze regionali l'Area Geologia Suoli e Sismica svolge le seguenti attività:

  • raccoglie, elabora e interpreta i dati conoscitivi sulle frane (monitoraggi strumentali, studi, relazioni tecniche, cronache o notizie di frana provenienti da varie fonti). Mantiene continuamente aggiornata la Banca dati geologica in scala 1:10000 con la relativa Carta Inventario delle frane, nella quale sono rappresentate tutte le frane censite sul territorio regionale e l’ Archivio storico delle frane, che raccoglie e organizza tutte le informazioni documentali di attivazione o riattivazione di frane sul territorio regionale conosciute in epoca storica;
  • effettua monitoraggio geologico finalizzato al controllo dei movimenti di versante, in collaborazione con i Servizi Area Protezione Civile regionali;
  • predispone rapporti tecnici su singole frane o su eventi a scala regionale;
  • valuta quotidianamente i livelli di rischio idrogeologico per condizioni meteo sia in fase di previsione che in corso di evento a supporto del Centro Funzionale Regionale e dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile.

Fra le competenze regionali rientrano anche le attività di presidio e difesa del territorio, primariamente garantiti dai Servizi Area Protezione Civile regionali e le attività di programmazione degli interventi e di coordinamento tecnico amministrativo degli Enti delegati, gestite dal Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica.

Le strutture regionali provvedono in particolare alla esecuzione di sopralluoghi, di interventi di somma urgenza, di monitoraggi e sono competenti per la realizzazione degli interventi di sistemazione dei versanti interessati da frane e per la zonizzazione a fini di vincolo territoriale delle aree classificate a rischio elevato e molto elevato.

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Rapporti sulle frane

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Normativa

A chi rivolgersi
Area Geologia, Suoli e Sismica
Marco Pizziolo

BANCHE DATI GEOLOGICHE E DEL DISSESTO, VALUTAZIONI DI PERICOLOSITÀ E RISCHIO IDROGEOLOGICO, VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO GEOLOGICO

Si informano gli utenti che gli uffici non sono aperti al pubblico: i funzionari del Servizio ricevono previo appuntamento dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 16:30.