Da maggio 2012 ad oggi sono state inoltrate alla Regione, principalmente dalle zone colpite dai terremoti del maggio 2012, oltre 100 segnalazioni di fenomeni geologici particolari. Si tratta principalmente di:

  • fuoriuscite di gas da pozzi per acqua o dal terreno
  • comparsa di vulcanetti di fango o di sabbia
  • presenza di fratture o di sprofondamenti nel terreno
  • pozzi per acqua con presenza di acque calde
  • moria di pesci
  • pozzi prosciugati

Fenomeni di questo tipo sono noti da sempre, come ampiamente documentato dalla letteratura di settore (manifestazione storiche di idrocarburi in Emilia-Romagna), e si inquadrano perfettamente nel contesto geologico della pianura e nel suo assetto tettonico.

Fino al 2018, la frequenza con cui i fenomeni geologici particolari sono stati segnalati all’Area Geologia, Suoli e Sismica della Regione Emilia-Romagna si è attestata su circa 12 segnalazioni all’anno. Dopo il 2018, le segnalazioni sono diminuite: 2 nel 2019, 3 nel 2020, 5 nel 2021, 3 al settembre 2022. Ad oggi, non è stata riconosciuta alcuna relazione di causa-effetto tra le segnalazioni ricevute e il manifestarsi di nuove scosse di terremoto.

Al fine di monitorare nel tempo questi fenomeni, l’Area Geologia Suoli e Sismica ha attivato un servizio di segnalazione via email o telefonica.

Come fare una segnalazione

Area Geologia, Suoli e Sismica

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Paolo Severi

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Le manifestazioni storiche di idrocarburi in Emilia-Romagna


I fenomeni geologici particolari raccolti a partire dal 2012 rappresentano eventi conosciuti e documentati anche nel passato. Nella prima metà del secolo scorso i geologi dell’Eni-Agip hanno raccolto una grande quantità di manifestazioni spontanee di idrocarburi che, di fatto, sono del tutto analoghe ad alcuni dei “fenomeni geologici particolari” descritti.

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Webgis  fenomeni geologici particolari e manifestazioni storiche di idrocarburi


Le segnalazioni ricevute e indagate dai geologi regionali, sono raccolte in un webgis da cui è possibile scaricare una scheda descrittiva in formato pdf per ciascun fenomeno. La stessa applicazione raccoglie le manifestazioni storiche di idrocarburi, cartografate a partire dai primi decenni del secolo scorso dai geologi dell’Eni-Agip. che sono state oggetto di uno studio specifico da parte dell’Area Geologia Suoli e Sismica.

Accedi al webgis

Considerazioni sui dati raccolti

Le segnalazioni di fenomeni geologici particolari sono variate nel corso del tempo non solo in termini di frequenza ma anche di area geografica. Fino al 2018, le segnalazioni provenivano principalmente dall’Emilia e, in particolare, dall’area interessata dal sisma 2012. Data la coincidenza temporale e geografica, è possibile ritenere che si sia una relazione tra i fenomeni segnalati e lo scuotimento crostale causato dai sismi del 2012. Le segnalazioni degli ultimi 4 anni provengono principalmente dalla Romagna, lasciando supporre che i fenomeni degli ultimi anni non siano più correlati con i sismi ma piuttosto riflettano l’attività geologica caratteristica del sottosuolo della pianura emiliano-romagnola.

La distribuzione spaziale delle manifestazioni storiche testimonia che esse ricadono in corrispondenza di strutture geologiche ben definite e conosciute. Si tratta di faglie o fratture lungo le quali gli idrocarburi presenti nel sottosuolo (più frequentemente gas metano) giungono in superfice, oppure vengono intercettati da pozzi per ricerca di acqua o di idrocarburi.

E’ significativo notare come la distribuzione di molti dei fenomeni geologici particolari ricalchi quella delle manifestazioni storiche. Numerosi di questi fenomeni geologici particolari sono infatti legati alla presenza di idrocarburi nel sottosuolo e sono pertanto del tutto analoghi alle manifestazioni. L’occorrenza dei fenomeni geologici particolari non ha quindi un significato di precursore di sismicità ma, analogamente alle manifestazioni, è legata alla presenza nel sottosuolo più o meno profondo di strutture geologiche quali faglie o fratture che convogliano verso la superficie gli idrocarburi presenti nel sottosuolo.

Ad oggi, non è stata riconosciuta alcuna relazione di causa-effetto tra le segnalazioni ricevute e il manifestarsi di nuove scosse di terremoto.

Il gruppo di lavoro

Per fare fronte alle richieste di intervento della cittadinanza, spesso intimorita e preoccupata da questi insoliti fenomeni, la Regione ha istituito nel 2014 un apposito gruppo di lavoro costituito da tecnici, funzionari e scienziati appartenenti all’Area Geologia, Suoli e Sismica, all'Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile e ad ARPAE. La collaborazione di questo gruppo con i principali Enti di Ricerca esperti in materia (Università e Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-INGV, in primo luogo) ha permesso di intervenire tempestivamente con le modalità più adeguate (Det. 6512/2014). L'attività del gruppo di lavoro è stata prorogata fino al mese di marzo del 2020 (DPG 4967/2017), e si prevede un ulteriore rinnovo nel prossimo futuro.

La collaborazione con INGV, in particolare, è stata oggetto di un accordo di approfondimento di durata biennale, che si è concluso nel 2019 con la realizzazione di una serie di rapporti tecnici. La collaborazione con INGV, se pure in modo informale, è ancora in corso con sopralluoghi e analisi di campo in occasione delle nuove segnalazioni di fenomeni geologici anomali.

Atti normativi

Risultati dell'accordo tecnico-scientifico con INGV

Per approfondire: cosa sono i fenomeni geologici particolari?