Introduzione
Nei giorni scorsi, la piana di Lago Moo (comune di Ferriere, Piacenza) è stata oggetto di nuove indagini geologiche applicative finalizzate ad arricchire il quadro conoscitivo sugli effetti del clima che cambia nell’ambito dell’Appennino settentrionale. E’ stata prelevata una carota di sedimento lacustre dal fondo del lago Moo della lunghezza complessiva di 160 cm. Il campionamento, realizzato in sicurezza e nel pieno rispetto dell’ambiente per il tipo di tecnica usata, ha visto la partecipazione dell’Area Geologia, Suoli e Sismica della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali (BiGeA) e la partecipazione dell’Università di Vigo (Spagna). Attualmente, il campione di sedimento è custodito nella carototeca dell’Istituto di Scienze Marine (ISMAR) del CNR di Bologna dove sono in corso i primi campionamenti per le analisi geologiche e biologiche.
L’analisi del passato per capire il futuro
Negli ultimi anni in Emilia-Romagna sono state evidenti grandi oscillazioni del ciclo idrologico con siccità molto marcate alternate a precipitazioni che assumono una intensità crescente a nubifragi. Nell'contesto attuale diventa fondamentale descrivere al meglio il cambiamento in atto, indagando anche il passato, andando oltre la “breve” storia dei dati strumentali, e affiancando all’approccio statistico anche studi multidisciplinari che riguardano l’indagine nei campi delle scienze geologiche e biologiche. Lo studio geologico dei sedimenti deposti nelle attuali piane lacustre di crinale ha rivelato la presenza di una ciclicità climatica nel recente passato le cui caratteristiche possono fornirci elementi per comprendere meglio il cambiamento climatico in atto e le possibili tendenze evolutive.
Ultimo aggiornamento: 25-09-2024, 12:52