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Introduzione

Il rapporto è il risultato dell’attività di monitoraggio dei suoli agricoli, finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, iniziata nel 2018 e completata nel 2023. Nel documento vengono analizzati una serie di indicatori di qualità del suolo che riguardano sia le proprietà chimico-fisiche (es. dotazione di sostanza organica, rapporto C/N, pH, contenuto di metalli pesanti) sia quelle biologiche (indice QBS-ar, fertilità biologica). Sono stati inoltre esaminati anche gli impatti di variabili relative alla gestione, al tipo di suolo e alla diversa coltura al fine di avere un quadro complessivo.

Nel rapporto inoltre sono stati oggetto di approfondimento, attraverso elaborazioni statistiche, i seguenti argomenti:

  • contenuto di carbonio organico in termini percentuali;
  • gestione aziendale e riflessi sul contenuto di carbonio organico;
  • qualità biologica del suolo. Analisi dei microartropodi;
  • contenuto di metalli pesanti potenzialmente tossici (As, Cd, Cu, Zn).

Le campagne di monitoraggio

Nel settembre 2018 è partita un’attività di monitoraggio della qualità dei suoli agricoli (caratteristiche chimico-fisiche e biologiche) che è stata completata nel 2023 (5 anni di durata).

Il progetto è stato finanziato dal Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 per un totale di 517.523 euro IVA compresa. È stato seguito nel suo sviluppo dall' Area Geologia, Suoli e Sismica del Settore Difesa del Territorio Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli in accordo con il Settore programmazione, sviluppo del territorio e sostenibilità delle produzioni della Direzione Agricoltura. I rilievi di campagna sono stati eseguiti dalla ditta I.ter. di Bologna, mentre le analisi chimico-fisiche sono a cura del laboratorio C.S.A. di Rimini.

Le campagne di rilevamento sono state due, la prima nel 2019 e la seconda nel 2022. Si sono svolte in 123 siti scelti sulla base della loro rappresentatività dei principali suoli agricoli della pianura e della collina e per i principali usi del suolo, quali frutteti, vigneti, seminativi, prati avvicendati e prati permanenti.

Le 60 aziende agricole selezionate per la partecipazione hanno aderito alle misure M10 (agro-ambiente) o M11 (agricoltura biologica) del PSR 2014-2020. Per ciascuna è stata individuata un’azienda controfattuale, situata nelle vicinanze e con suoli simili, ma che non aderisce alle misure del PSR.

Ultimo aggiornamento: 09-09-2024, 12:39

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