Parco regionale Alto Appennino Modenese
Possenti montagne, vaste praterie di vetta, laghi, torbiere e cascate nelle storiche terre del Frignano.
Carta di identità
Istituito nel 1988.
8.834 ha di parco e 6.518 di area contigua.
Provincia di Modena.
Comuni di Fanano, Fiumalbo, Frassinoro, Montecreto, Pievepelago, Riolunato, Sestola.
Il parco tutela l'intero crinale appenninico modenese che culmina nel Monte Cimone (2.165 m), la vetta più alta dell'Appennino settentrionale. L'ultima glaciazione ha lasciato circhi glaciali, depositi morenici e laghi, oltre a numerosi altri elementi morfologici e biologici caratteristici degli ambienti alpini. Nel settore orientale il lago di Pratignano è una torbiera, uno tra i biotopi di maggior valore della regione per rarità e peculiarità. La grande ricchezza di acque crea numerosi rii e torrenti che formano belle cascate. Ai querceti e castagneti delle quote più basse si sostituiscono faggete e rimboschimenti a conifere e, ancora più in alto, le brughiere a mirtillo dette vaccinieti, e praterie che arrivano fin quasi alle vette. Nei prati e negli anfratti tra le rocce sopravvivono specie erbacee rare dalla fioritura appariscente, quali anemoni, pulsatille e genziane. Sulle pendici del Libro Aperto risaltato le rosse fioriture del rododendro ferrugineo, altra specie alpina che ha qui il suo limite meridionale di distribuzione. Un ricca fauna popola i boschi, mentre verso il crinale, insieme all'aquila reale e al lupo, sono frequenti piccoli uccelli insettivori peculiari delle praterie d'altitudine, anfibi e piccoli mammiferi singolari come l'arvicola delle nevi; molto diffuse sono anche le marmotte, di origine alpina, introdotte sul Cimone nell'ultimo dopoguerra. Il parco è dotato di una forte identità culturale probabilmente dovuta alla storia del territorio, il Frignano, che godette di particolare autonomia nel lungo periodo estense. Il ricco patrimonio storico locale comprende ponti a schiena d'asino, vecchi metati nei castagneti, edicole votive, oratori, chiese e belle case in pietra nei borghi montani. I centri principali hanno conosciuto un notevole sviluppo turistico assieme alle note piste da sci di Sestola. Molto ampia è la rete escursionistica e, per quanto riguarda le strutture del parco, alla sede di Pievepelago si affiancano i centri visita di Due Ponti e Cà Silvestro.
- Il territorio del Parco Regionale Alto Appennino Modenese è inserito nella Riserva della Biosfera Appennino Tosco-Emiliano.