Parco regionale Trebbia
Un parco fluviale che tutela di ambienti relittuali in contesti planiziali e collinari che corrispondono ad importanti habitat vegetazionali ed habitat di specie di interesse comunitario.
Carta di identità
Istituito nel 2009.
4031 ha di superficie complessiva.
Provincia di Piacenza. Comuni di Rivergaro, Gazzola, Gragnano Trebbiense, Gossolengo, Piacenza, Rottofreno, Calendasco.
L'area protetta interessa il basso corso del fiume Trebbia, dalla confluenza nel Po sino alla sua porzione pedemontana nel Comune di Rivergaro, comprendendo parzialmente la conoide ed il tratto di pianura. Il fiume Trebbia risulta essere uno dei principali affluenti del Po che conserva buone caratteristiche di naturalità ed elevati livelli qualitativi delle acque, dalla sorgente alla foce. Il pregio naturalistico e paesaggistico della valle e delle vallecole ad essa tributarie risiede nell’eterogeneità ambientale e geomorfologica. Il tratto di pianura mantiene il carattere ramificato, con ampie aree golenali e notevoli depositi alluvionali, l’alveo intermedio è costituito da litologie maggiormente erodibili e si allarga infine nel tratto terminale in un’ampia conoide. La distesa di alluvioni ciottolose solcate da una rete di canali intrecciati appena incisi assume un grande valore naturalistico per le componenti floristiche e faunistiche ospitate ed un valore ambientale determinante per il ricarico della falda acquifera sotterranea. Il principale interesse floristico è dato dalle vaste aree di greto consolidato, occupate da formazioni steppiche e basso arbustive particolarmente ricche, che ospitano diverse specie appenniniche ed alcune orchidee. Sotto l’aspetto faunistico l’area è interessata dalla presenza delle specie tipiche delle conoidi dei corsi d’acqua dell’Appennino settentrionale, adattate a contesti ambientali steppici quali le ampie fasce di prateria arida limitrofe all’alveo di piena e tipologie ambientali in costante rarefazione in regione quali prati aridi di conoide, greti e isole ghiaiose fluviali, fasce riparie, ecotoni umidi e boscaglie ripariali, siti di nidificazione in particolare per specie ornitiche di interesse comunitario. Per la collocazione geografica il Trebbia è interessato dal transito e dalla sosta di numerosi migratori, in particolare anatidi, che si spostano dai quartieri di svernamento a quelli di nidificazione. La conoide del Trebbia svolge inoltre un ruolo chiave nella conservazione dell’Occhione (Burhinus oedicnemus), specie di importanza conservazionistica a livello europeo e nazionale.