Il Piano regionale contro gli incendi boschivi e le attività antincendio
L’organizzazione delle attività antincendi boschivi
La Regione, come stabilito dalla normativa nazionale in vigore (Legge 21 novembre 2000, n. 353), ha adottato il Piano di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi quale strumento di indirizzo ed organizzazione delle attività in materia "antincendi boschivi".
Il Piano (PDF - 8.4 MB) è valido sino alla fine del 2026, comprende uno studio di previsione che analizza il rischio di incendio in ciascuna zona del territorio regionale, fissa le strategie di controllo e prevenzione del fenomeno e indica le modalità di spegnimento.
- Aree a rischio di incendio: pericolosità potenziale (JPEG - 2.7 MB) Cartografia regionale ad alta risoluzione
Nel Capitolo 7 del Piano regionale vengono definite le caratteristiche del “Catasto regionale delle aree percorse dal fuoco”, che raccoglie le cartografie degli incendi boschivi avvenuti annualmente in Emilia-Romagna.
Il Piano regionale è corredato da specifica Valutazione d'incidenza ambientale (PDF - 274.4 KB).
Le attività Anti Incendio Boschivo (A.I.B.)
Le attività di prevenzione, previsione e lotta attiva agli incendi boschivi vengono coordinate dall’Agenzia Regionale di Protezione Civile che, nelle campagne annuali, collabora con i Vigili del Fuoco, l'Arma dei Carabinieri (all'interno della quale dal 1 gennaio 2017 è confluito il Corpo Forestale dello Stato) e le Associazioni di Volontariato.
L'Arma dei Carabinieri è impegnata anche nelle attività di indagine e repressione ed informa la Magistratura sugli eventi classificati come incendi boschivi.
Il Regolamento forestale regionale é costituito da un insieme di norme che disciplinano vari aspetti legati anche agli incendi boschivi e che definiscono a scopo preventivo i limiti e i divieti riguardanti l’uso improprio del fuoco, che deve essere scoraggiato in ogni modo, per ripulire pascoli, terreni incolti, argini fluviali, rive, margini e terreni saldi.
La Regione inoltre promuove e finanzia interventi di miglioramento selvicolturale per ridurre al massimo il rischio di incendio e per mantenere efficiente la viabilità forestale e rurale, indispensabile per le operazioni di spegnimento.