Badia Prataglia (Il Carbonile, 970 m)
La Verna (1128 m)
DISLIVELLO: +1280 m / -1120 m
LUNGHEZZA: 28,9 km
DIFFICOLTA': E (escursionisti)
TEMPO: 8,30 ore
Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna

Lunga tappa che lascia il crinale per puntare a sud in direzione del Monte Penna, ben visibile fin dall’inizio del cammino; si può abbreviare il percorso salendo direttamente al Passo dei Mandrioli ed evitando la deviazione per Frassineta oppure spezzarlo in due pernottando a Rimbocchi (5 ore, + 700 m/ - 1120 m).

Dal Carbonile si segue la strada verso il Passo dei Mandrioli per poche centinaia di metri, voltando poi a sinistra in direzione del Passo dei Lupatti; da qui si raggiunge il Passo dei Mandrioli lungo il crinale.

Dal valico si segue una mulattiera sassosa che si dirige a oriente fino a costeggiare il M. Zuccherodante sul versante toscano. Poco dopo si incrocia il sentiero che scende dal Passo della Serra, valico attraversato da una mulattiera che per secoli fu un’importante via fra la Romagna e l’Italia centrale; in un paesaggio ora più aperto si segue il tracciato dell’antica via in direzione della Vallesanta, la valle del Corsalone dominata dal profilo del Monte Penna.

Toccando le case di Serra e poi di Corezzo si scende fino al fondovalle del Corsalone, risalendone il versante opposto fino a Frassineta, in bella posizione panoramica. In breve si scende nuovamente nel fondovalle a Rimbocchi, località raggiungibile, evitando molto dislivello, direttamente da Serra.

Si segue la strada per Chiusi per un breve tratto, quindi si attraversa il torrente e si sale a Casalino; una ripida salita porta poi alla dorsale soprastante e da lì a superare la strada che contorna il Monte Penna. In breve si arriva ai piedi delle rupi, attraversando antiche frane avvolte dalla foresta, fino a che si giunge alla base della falesia del Precipizio, alla cui sommità si affacciano gli edifici del santuario della Verna.

Varcato un cancello si incrocia l’antico viottolo lastricato che sale da La Beccia, principale accesso pedonale alla cittadella monastica: lungo questa via San Francesco salì al monte per la prima volta quasi otto secoli fa, accolto da uno stormo di uccelli in festa.

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