Bascio (624 m)
Eremo Madonna del Faggio (1266 m)
DISLIVELLO: + 1127 m (se variante fuori poligono +1276) / - 493 m
(se variante fuori poligono - 642)
LUNGHEZZA: 24 km;
(se variante fuori poligono 18.5 Km)
DIFFICOLTA': E (escursionisti)
TEMPO: 5.45 ore;
se variante fuori poligono di tiro 6.40 ore

DATI AGGIORNATI MARZO 2025

Ambiente di potente suggestione, dal mare di dossi argillosi, a tratti prativi fino all’antica cerreta. Dominano la vista i Sassi Simone e Simoncello e il Monte Carpegna.

Partenza tranquilla, lungo la sterrata che conduce a Miratoio, fra ambienti aperti che si alternano a vaste macchie di cerro. Il fulcro dell’ambiente e del paesaggio è costituito dai due “Sassi” di Simone e Simoncello, cui ci stiamo avvicinando.

Essi sono preceduti da una vasta distesa di terreni argillosi, punteggiati di pascoli o tormentati da erosioni calanchive. Ormai ai piedi degli affioramenti rocciosi inizia l’antica foresta, prima di querce, principalmente cerri, poi con faggi dove l’argilla lascia il posto ai detriti calcarei che attorniano le rupi.

Dopo Miratoio di Pennabilli (RN) si entra in un’area adibita a Poligono Militare fino alla località Cantoniera di Carpegna (PU). Tale area non è sempre accessibile, pertanto la visitabilità va preventivamente verificata al seguente link : https://www.parcosimone.it/accessibilita-al-poligono-di-carpegna/ .

In alternativa è comunque possibile percorrere il tratto VARIANTE FUORI POLIGONO della tappa 27 dell’AVP, che, sempre per il tratto da Miratoio a località Cantoniera, permette di aggirare in sicurezza il Poligono Militare, passando più a nord per il Monte Canale.

Avendo a disposizione tempo e voglia, è possibile effettuare la bellissima deviazione ad anello che gira attorno al Sasso di Simone, eventualmente raggiungendone anche la piana sommitale che ospitò prima l’abbazia benedettina poi la “città del sole” vagheggiata dai Medici, la cui costruzione fu iniziata dopo la metà del XVI secolo, poi interrotta (per complesse ragioni politiche ma soprattutto climatiche), e mai ultimata.

Pochi ruderi tra i prati e i frassini testimoniano ancora dell’utopistico sogno rinascimentale di Cosimo dei Medici. Tornati alla mulattiera principale la si segue fino al Passo Cantoniera, dove se si è stanchi, ci si può fermare, oppure scendere direttamente al paese di Carpegna, oppure ancora salire direttamente all’omonimo, soprastante monte.

Il nostro viaggio termina comunque in cima al monte Carpegna, dove l’Eremo della Madonna del Faggio costituisce idealmente una meta che fonde in sé un patrimonio di storia, natura e spiritualità.

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Per pernottare si consiglia di prenotare sempre preventivamente

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