L’istituzione di 140 Siti di Importanza Comunitaria (SIC, destinati a divenire ZSC Zone Speciali di Conservazione) per la tutela degli ambienti naturali e di 87 Zone di Protezione Speciale (ZPS) per la tutela dell'avifauna rara costituisce un traguardo importante per la realizzazione di una rete di aree (159 in tutto finora individuate) ad elevato pregio ambientale. Rete Natura 2000 vige attualmente per 301.761 ettari corrispondenti al 12,2% del territorio regionale. Considerando anche le aree protette (Parchi e Riserve Naturali regionali e statali) esterne alla rete, si raggiunge la quota di 400.766 ettari (16,2% della superficie regionale), comprensivi di Aree di riequilibrio ecologico e Paesaggi protetti facenti parte dell'ultima riorganizzazione complessiva delle Aree protette stabilita in base alla Legge regionale 23 dicembre 2011, n. 24.

Si tratta di un patrimonio naturale unico ed irripetibile, inserito in un territorio variegato e ricco di peculiarità: per oltre ventimila chilometri quadrati la vasta pianura continentale, la costa sabbiosa e l’estesa coltre appenninica, non particolarmente elevata (solo un paio di siti oltrepassano, di poco, i 2.000 m) ma di conformazione quasi sempre aspra e tormentata, conferiscono caratteri di estrema variabilità alla rete ecologica regionale. Elevatissima, dunque, risulta essere la biodiversità propria di questo territorio, accentuata dalla dislocazione geografica, vero e proprio limite di transizione tra il Continente fresco ed umido ed il Mediterraneo caldo ed arido.

Il paesaggio dell’Emilia-Romagna, che trae le proprie caratteristiche dal complesso e millenario rapporto tra vicende naturali e modificazioni antropiche, peraltro drasticamente irreversibili in quasi tutta la pianura, rispecchia questa ampia varietà in una serie quasi infinita di varianti naturali, a volte di notevole estensione (la Sacca di Goro, il Grande Po, le Foreste Casentinesi, le praterie dei monti Cimone e Cusna), più spesso di ridotta e frammentata superficie, limitata in recessi quasi nascosti, veri e propri microcosmi brulicanti di vita, ma sempre di grande rilevanza naturalistica.

I SIC/ZSC e le ZPS, coincidenti dal 2012 in 68 casi e localizzati in corrispondenza di 159 aree distribuite da Piacenza a Rimini e dal Po al crinale appenninico, annoverano 2 aree marine, 7 aree costiere e 11 subcostiere, con ambienti umidi salati o salmastri e con le pinete litoranee; 50 aree di pianura, con ambienti fluviali, zone umide d’acqua dolce e gli ultimi relitti forestali planiziali; 64 di collina e bassa montagna, con prevalenza di ambienti fluvio-ripariali (7), forestali di pregio (10) oppure rupestri, spesso legati a formazioni geologiche rare e particolari come gessi, calcareniti, argille calanchive e ofioliti (47); 25 di montagna a quote prevalenti superiori agli 800 m, con estese foreste, rupi, praterie-brughiere di vetta e rare torbiere, talora su morfologie paleoglaciali (10).

Rappresentazione schematica dei 153 siti di Rete Natura 2000 distinti in base al tipo ambientale prevalente: 68 acquatici (fluviali, d'acqua dolce o di ambienti salmastri, anche uno marino), 49 rocciosi (geositi ofiolitici, calcarenitici, carsico-gessosi, calanchivi o di terrazzo sabbioso) e 36 tra forestali di pregio o di prateria d'altitudine, quest'ultima prevalentemente su morfologie paleoglaciali. Sistema informativo del Servizio Parchi e Risorse forestali della Regione Emilia-Romagna

Rappresentazione schematica dei 153 siti di Rete Natura 2000 distribuiti in base alla fascia morfo-altitudinale d'appartenenza: 19 si trovano presso la costa, 47 in pianura (proporzionalmente la fascia più estesa ma anche la più povera di siti), 62 in collina e ambienti submontani al di sotto degli 800 m di quota e 25 in montagna. Sistema informativo del Servizio Parchi e Risorse forestali della Regione Emilia-Romagna

Approfondimenti