Superficie: 475 ettari
Province e Comuni interessati: REGGIO EMILIA - 213 ettari (Rubiera, Casalgrande), MODENA - 262 ettari (Campogalliano, Modena)

Il sito comprende la Riserva naturale regionale Cassa di espansione del Fiume Secchia

Formulario

Formulario Natura 2000 del sito IT4030011 (PDF - 253.3 KB)

Note esplicative al formulario (PDF - 1.2 MB)

Enti gestori

Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità - Emilia centrale    

Strumenti di gestione

Misure Specifiche di Conservazione (PDF - 253.3 KB)

Piano di Gestione (PDF - 374.9 KB)

Seleziona dal Riepilogo le Misure regolamentari del settore agricolo previste nel Sito e cartografate (visualizzabili in formato KMZ e scaricabili in formato SHP)

Descrizione e caratteristiche

Il sito, ampliato di 198 ettari con DGR n.1958 del 22/11/2021, è localizzato nei pressi della Via Emilia, lungo il Fiume Secchia, a cavallo tra le province di Modena e Reggio Emilia, in un’area dell’alta pianura intensamente antropizzata che dalla periferia di Rubiera si estende verso l’Autostrada Milano-Bologna. Oltre alle aree con ambienti ripariali lungo il Secchia, il sito comprende la cassa di espansione del Secchia, realizzata sulla sinistra idrografica, utilizzando vecchie cave, per regolare le piene del fiume. La cassa di espansione è costituita da vasti specchi d’acqua permanenti con isolotti, penisole e vegetazione tipica degli ambienti umidi di pianura ricca di specie arbustive e arboree mesofile e igrofile ed estesi tifeti e fragmiteti. L’area ha acquisito rapidamente una notevole valenza naturalistica rappresentando un'isola entro un territorio caratterizzato da aree agricole, cave di sabbia e ghiaia, aree per attività sportive e ricreative, grandi infrastrutture viarie. Il sito comprende totalmente la Riserva Naturale Orientata Cassa di espansione del fiume Secchia, l'Oasi di protezione della fauna "Cassa di espansione del fiume Secchia" in Provincia di Modena e l’omonima Area di Riequilibrio Ecologico.

Habitat e specie di maggiore interesse

Habitat Natura 2000. 7 habitat di interesse comunitario (uno prioritario) coprono quasi il 50% della superficie del sito: prevalgono le foreste a galleria di Salix alba e Populus alba, habitat forestale a margine di habitat d'acqua dolce, stagnante o corrente, di tre tipi diversi e legati ad argini melmosi con vegetazione del Chenopodion rubri e Bidention p.p., popolamenti temporanei dei Nanocyperetalia e vegetazione galleggiante o fluttuante di acque eutrofiche.
Specie vegetali. Nessuna specie di interesse comunitario. Tra le specie rare e/o minacciate sono segnalate Crypsis schoenoides e Elymus obtusiflorus, rarissima in Italia. Tra le specie erbacee dell'ambito golenale sono riconoscibili i fusti reclinati di Carex pendula e le biancastre corolle tubolari di Consolida, che compaiono in primavera, ma forse la più caratteristica per rarità è l'ombrellifera Imperatoria delle paludi (Thyselium palustre) recentemente accertata. Ai bordi c'è Alisma lanceolatum, Samolus valerandi; in acque ferme Nymphaea alba e Nymphoides peltata, per una ricchezza floristica abbastanza rilevante, vista anche la povertà del contesto circostante l'area protetta. Nelle zone periferiche o nelle radure vegetano invece arbusti che prediligono situazioni più assolate, come biancospino, sanguinello e rosa selvatica, mentre nella composizione del bosco golenale a fianco di salici e pioppi solo sporadicamente compaiono gli ontani (nero e più raro anche bianco).

Svasso maggiore (Podiceps cristatus). Foto Maurizio Bonora, Mostra e Catalogo Biodiversità in Emilia-Romagna 2003

Uccelli. Sono segnalate almeno 20 specie di interesse comunitario, 6 delle quali nidificanti (Tarabusino, Nitticora, presenti circa 200 coppie, Garzetta, Cavaliere d’Italia, Martin pescatore, Averla piccola); la maggior parte delle specie segnalate frequentano l’area durante il periodo migratorio, post-riproduttivo e di svernamento (Strolaga mezzana, Airone bianco maggiore, Airone rosso, Tarabuso, Sterna comune, Falco di palude, Falco pescatore, Gufo di palude, Albanella reale). Tra le specie nidificanti rare e/o minacciate a livello regionale figurano Svasso maggiore, Marzaiola, Gruccione, Lodolaio, Topino.
Rettili. Segnalata la specie di interesse comunitario Testuggine palustre Emys orbicularis (poco diffusa nel sito).
Anfibi. Segnalata la specie di interesse comunitario Tritone crestato Triturus carnifex con una popolazione in buono stato di conservazione. Presente e diffusa anche la Raganella Hyla intermedia.
Pesci. Presenti 4 specie di interesse comunitario: Lasca Chondrostoma genei, Barbo Barbus plebejus, Cobite comune Cobitis taenia e Cheppia Alosa fallax. Presenti anche Gobione Gobio gobio, Ghiozzo padano Padogobius martensii, Triotto Rutilus erythrophthalmus.
Invertebrati. Nessuna specie di interesse comunitario. Tra le specie rare e/o minacciate è segnalato il raro Lepidottero Ropalocero Apatura ilia.

Per saperne di più

Cartografia

Carta di dettaglio (PDF - 2.9 MB)

Inquadramento territoriale