IT4030017 - ZSC-ZPS - Ca' del Vento, Ca' del Lupo, Gessi di Borzano
Sito ampliato con DGR N. 1562/24
Superficie: 1.902 ettari (agg. alla DGR N. 1562/24)
Province e Comuni interessati: REGGIO EMILIA (Albinea, Vezzano sul Crostolo, Viano)
Il sito ricade interamente nel Paesaggio protetto Collina reggiana - Terre di Matilde
Formulario
Formulario Natura 2000 del sito IT4030017 (PDF - 160.3 KB)
Note esplicative al formulario (PDF - 1.2 MB)
Enti gestori
Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità - Emilia centrale
Strumenti di gestione
Misure Specifiche di Conservazione (PDF - 267.7 KB)
Misure Specifiche di Conservazione - Quadro conoscitivo (PDF - 4.7 MB)
Piano di gestione (PDF - 880.4 KB)
Seleziona dal Riepilogo le Misure regolamentari del settore agricolo previste nel Sito e cartografate (visualizzabili in formato KMZ e scaricabili in formato SHP)
Descrizione e caratteristiche
Il sito è localizzato nella fascia di bassa collina reggiana parallela alla via Emilia, dalla quale dista una dozzina di chilometri, intorno agli affioramenti gessosi del Messiniano noti come Gessi Reggiani. In realtà sono compresi nel sito a partire da Ovest i Gessi di Vezzano in destra Crostolo e quelli di Albinea, analogamente discontinui ad eccezione della più consistente estremità orientale costituita dall’acrocoro esteso intono alle quote 300-400 m tra Ca’ Speranza e il Castello di Borzano, là dove l’ambiente e il paesaggio assumono forme decisamente carsiche. Infatti, analogamente ai Gessi bolognesi e romagnoli ma a scala più ridotta (i Gessi Triassici dell’Alto Secchia sono per molti aspetti diversi, non foss’altro per l’origine molto più antica), i Gessi Reggiani presentano un paesaggio di rupi e doline, forre e grotte (una quarantina) entro le quali si sviluppa un reticolo idrologico praticamente invisibile all’esterno. Gli affioramenti gessosi sono lambiti a valle da formazioni plioceniche prevalentemente argillose e protetti a monte da una dorsale calcareo-marnosa con intervalli arenacei facente parte del complesso caotico delle "Argille Scagliose", che culmina a circa 500 m s.l.m. presso Ca’ del Lupo (Vezzano) e Ca’ del Vento (Albinea), località ambedue al confine col territorio di Viano. L’ambiente dei Gessi, aspro e fortemente diversificato, si è conservato ricco di boschi (47%) e arbusteti (15%), alternati a praterie, ambienti rocciosi e relativamente poche colture di tipo estensivo (circa il 20% del sito). Sono abbastanza frequenti le presenze floristiche "mediterranee" amanti del caldo e dell’arido e più ancora i contrasti con presenze d’alto Appennino legate a condizioni di marcata freschezza, favoriti dall’alternanza di condizioni microclimatiche molto diverse a stretto contatto quali la rupe assolata e l’adiacente ombrosa forra o dolina. Gran parte della superficie del sito ricade entro due Aziende Faunistico-Venatorie dell'ATC RE2 denominate rispettivamente, " Vendina-Lupo" (560 ha) e "Ca' del Vento" (352 ha). Nel recente passato fu proposto a livello provinciale, senza esito, un parco naturale dei Gessi reggiani destinato a proteggere un mosaico ambientale così diversificato e vulnerabile, data la vicinanza con popolosi centri abitati. Otto habitat di interesse comunitario, dei quali tre prioritari, coprono il 18% della superficie del sito. Si tratta di cenosi arbustive tipicamente collinari con ginepro o erbacee di tipo continentale arido anche su suolo roccioso e di alcune grotte, in particolare del complesso carsico afferente alla Tana della Mussina che associa al notevole sviluppo importanti reperti preistorici e presenza di chirotteri.
Vegetazione
I Gessi determinano condizioni di particolare diversificazione ambientale, soprattutto nei confronti della flora. La copertura boschiva, diffusa in particolare lungo i versanti settentrionali, è caratterizzata da querceti termofili a Roverella che divengono veri e propri Ostrieti lungo i valloni freschi, con presenze di rilievo quali il raro alberello Malus florentina. Nel sottobosco, nelle chiarie erbose e nelle praterie, da arbustate a semplici distese erbose che su roccia talora tendono allo sviluppo di aggruppamenti a gariga, si rinvengono specie di clima fresco quali Lilium croceum e un discreto numero di entità amanti del caldo tra le quali le non comuni Allium pendulinum, Dictamnus albus e le orchidee Himantoglossum adriaticum e Orchis laxiflora. Tra le specie più rare e preziose di questo territorio, ancora da indagare approfonditamente, vengono citate due graminacee dal temperamento quasi opposto: l’eurosiberiana Miglio verdolino (Oryzopsis virescens) presente a Ca’ del Vento – Mataiano e la subtropicale Brignolo ovato (Crypsis schoenoides) di alcune zone umide presso il Crostolo. Gli ingressi delle grotte costituiscono ambiente rifugio per alcune specie amanti del fresco, in particolare felci.
Fauna
Gli studi faunistici, da perfezionare e completare, riportano con certezza la presenza nidificante di due uccelli di interesse comunitario: Ortolano (Emberiza hortulana) e Averla piccola (Lanius collurio). Impostanti presenze riguardano i mammiferi, in particolare i chirotteri presenti nei complessi carsici del sito, da investigare più approfonditamente. Sono al momento segnalati il Ferro di Cavallo maggiore (Rhinolophus ferrum-equinum) e il Vespertilio maggiore (Myotis myotis), ambedue di interesse comunitario, ma non si esclude la presenza di altre specie. Scarne e frammentarie sono al momento le notizie disponibili circa altri mammiferi, anfibi e rettili, nonché sugli invertebrati. L’isolamento che caratterizza i Gessi reggiani, i più occidentali della regione, rende comunque particolarmente interessanti le popolazioni troglofile di "gamberetti" quali l’Anfipode Niphargus stygius e di "cavallette di grotta" come l’Ortottero Dolichopoda palpata.
Per saperne di più
Cartografia
Carta di dettaglio (PDF - 4.4 MB) (agg. alla DGR N. 1562/24)