Istituito nel 2011.
Superficie: 29.778 ettari (con integrazione 2020)
Provincia di Reggio nell'Emilia
Comuni di Albinea, Baiso, Carpineti, Casina, Castelnovo ne'Monti, Canossa, S.Polo d'Enza, Scandiano, Vetto, Vezzano sul Crostolo, Viano.

foto: veduta del Castello di Borzano nel Comune di Albinea" (Autore Massimo Domenichini)








Porzione di territorio della collina reggiana compreso tra il crinale appenninico tosco-emiliano e la pedecollina reggiana che interessa i bacini idrografici del fiume Enza ed in parte del Secchia. La morfologia del territorio è scolpita dalle dinamiche fluviali dei torrenti Tresinaro, Crostolo e Tassobbio. La geodiversità rappresentata è piuttosto ampia: dalle ofioliti della zona di Rossena e Campotrera, alle Salse di Regnano, caratterizzate da modesta, ma persistente attività lutivoma, con un bel cono e una colata di fango estesa per circa 800 metri, con attività eiettiva parossistica testimoniate da Lazzaro Spallanzani; dalla rupe arenacea di Canossa, esempio di erosione residuale, alle suggestive morfologie calanchive che la circondano; dalle morfologie carsiche dei gessi messiniani, agli strati verticalizzati di Flysch di Monte Duro.

Dal punto di vista vegetazionale, agricolo ed insediativo l’area è caratterizzata da un’ampia diversità e rapida variabilità di ambienti: dalla natura boschiva delle zone più impervie e abbandonate dall’attività agricola, alla coltivazione a foraggio per la produzione del parmigiano reggiano, dalle boscaglie di pino silvestre, ai castagneti, da una fitta rete di castelli, pievi, borghi, oratori, antiche strade e torri che nel loro insieme costituiscono le tracce più evidenti del grande retroterra storico-culturale della collina reggiana. Si riscontra la prevalenza di mosaici collinari montani a naturalità elevata, collinari - montani a calanchi diffusi e collinari a media antropizzazione, collinari - montani a moderata antropizzazione e collinari - montani a pino silvestre diffuso. Sono segnalate specie vegetali rare e/o minacciate a livello regionale quali Pinus silvestris, Orchis ustulata, Stahaelinaa dubia. La ricca fauna collinare comprende specie di interesse comunitario e locale: mammiferi quali Istrice, Faina, Donnola e Tasso, oltre ai chirotteri Ferro di cavallo maggiore e il Vespertilio maggiore; tra gli anfibi si ricordano il Geotritone italico, mentre tra i rettili è presente il colubro di Esculapio; tra gli uccelli si registra la presenza di diverse specie nidificanti, tra cui Tottavilla, Calandro, Averla piccola, Succiacapre, Martin pescatore, Lodolaio e Luì bianco; l'Ittiofauna è rappresentata soprattutto dal Barbo canino e dal Ghiozzo padano; tra gli invertebrati sono presenti il Gambero di fiume, il crostaceo Niphargus stygius e l’ortottero Dolichopoda palpata.

Ente di gestione

Enti di gestione per i Parchi e la Biodiversità - Emilia centrale

Atto istitutivo e successivi atti

Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 111 del 23/06/2011 - elaborato 1:

Siti Rete Natura 2000

Cartografia

Carta di dettaglio. (PDF - 8.1 MB) Il perimetro è stato ampliato nel 2020 con DGR 845/2020 (Allegato Tavola B1 (PDF - 64.9 MB)).

Inquadramento territoriale