Superficie: 1082 ettari
Province e Comuni interessati: RAVENNA (Ravenna)

Territorio confinante con  IT4070009 SIC-ZPS

Il sito ricade nel Parco regionale Delta del Po

Formulario

Formulario Natura 2000 del sito IT4070010 (PDF - 220.3 KB)

Enti gestori

Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità - Delta del Po

Strumenti di gestione

Misure Specifiche di Conservazione (PDF - 996.3 KB)

Misure Specifiche di Conservazione - Quadro conoscitivo (PDF - 14.5 MB)

Seleziona dal Riepilogo le Misure regolamentari del settore agricolo previste nel Sito e cartografate (visualizzabili in formato KMZ e scaricabili in formato SHP) 

Pineta sul Fosso Ghiaia. Foto Mario Vianelli, archivio Servizio Valorizzazione e Tutela del Paesaggio della Regione Emilia-Romagna

Descrizione e caratteristiche

Il sito comprende il residuo centrale dei tre nuclei originari che componevano l'antica pineta ravennate a Pinus pinea. E’ la più vasta pineta situata a Sud di Ravenna, disposta parallelamente alla costa in un grande rettangolo, tagliato dal Fosso Ghiaia e circondato da seminativi e terreni bonificati. Rialzata su cordoni dunosi di origine medievale come quella di San Vitale, si sviluppò ad opera della non lontana abbazia di Sant'Apollinare. Pur sorgendo vicino a Classe, già sede della flotta imperiale e di importanti basiliche, non può corrispondere all'originaria pineta, forse neppure a quella cantata da Dante, che è da identificare piuttosto con l'antica pineta di Porto, definitivamente distrutta nel 1798, che si trovava a monte dell'Adriatica. La Pineta di Classe (900 ha) è un’unica grande selva che si presenta talora discontinua, a tratti invasa da impenetrabili roveti, non ovunque gestita secondo i criteri forestali che fin qui l’hanno condotta e, rispetto alla manutenzione che il pino domestico comunque richiede, a tratti sostanzialmente abbandonata, essendo venute meno nel tempo alcune delle ragioni colturali che ne hanno determinato la complessa fisionomia. L’area presenta spiccati aspetti mediterranei, con lembi di lecceta che caratterizzano i settori del sottobosco meglio conservati e che tendono a sostituire spontaneamente la pineta stessa. Sono presenti anche bassure allagate interne e ampi specchi d’acqua (ex cave di ghiaia) sul margine occidentale. Ad eccezione di una piccola porzione (circa 7 ha), situata sul margine Ovest, il sito è totalmente incluso nel Parco Regionale del Delta del Po.

Groviglio di fusti e tenere foglie di Carpino orientale. Foto Stefano Bassi, archivio personale

Habitat e specie di maggiore interesse

Pineta. Foto Ivano Togni, Mostra e Catalogo Biodiversità in Emilia-Romagna 2003

Habitat Natura 2000. 15 habitat di interesse comunitario, tra i quali 5 prioritari, coprono quasi l'80% della superficie del sito: lembi di prateria dunale arida e arbusteti mediterranei con ginepri (Juniperus spp.) fanno spesso da sottobosco a foreste dunari di Pinus pinea e Pinus pinaster, con settori a querce, roverella o farnia olmo e frassino nelle depressioni e lecceta nei rialzi, anche in complesse sovrapposizioni. Completano il quadro margini con praterie mediterranee ad alte erbe e giunchi (Molinion-Holoschoenion), nonché bordi alofitici verso l'Ortazzo a sud-ovest e argini melmosi con vegetazione del Chenopodion rubri.
Specie vegetali. Nessuna specie di interesse comunitario. Sotto la rada copertura di colossali pini è affermato un piano alto arboreo di farnia e pioppo bianco, nonché uno più basso di roverella e leccio, con ricchissima componente arbustiva di sclerofille (ginepro, fillirea, pungitopo) e caducifoglie (crespino, spin cervino, prugnolo, ligustro, paliuro).  La porzione a Sud di Fosso Ghiaia contiene i popolamenti di Carpinus orientalis più consistenti dell'intera regione, a margine di ristagni nei quali si arresta la dominante componente mediterranea a leccio, sempreverdi e crespino. Il corteggio floristico è molto ricco: sono censite 624 specie, delle quali 40 di interesse conservazionistico (ARCA, 2013). Da segnalare le rarissime igrofile Lythrum hyssopifolia, Rumex palustris e Carex viridula. Tra le orchidee, sono state osservate di recente Orchis morio, Spiranthes spiralis, Ophrys sphegodes, Anacamptis pyramidalis e Orchis tridentata.
Mammiferi. Presenti i Chirotteri Vespertilio di Bechstein Myotis bechsteini, specie di interesse comunitario, e Orecchione meridionale Plecotus austriacus. Presente il Daino.
Uccelli. Segnalate 4 specie di interesse comunitario di cui 3 nidificanti (Succiacapre, Martin pescatore e Ortolano).
Rettili. Segnalata una specie di interesse comunitario: Testuggine palustre Emys orbicularis, presente nei bacini artificiali, nelle bassure allagate e nei canali interni della pineta. Sono, inoltre, presenti la Luscengola Chalcides chalcides e il Saettone o Colubro di Esculapio Zamenis longissimus. Non più segnalata dagli anni '70 è la testuggine terrestre Testudo hermannii, in regione di provenienza incerta ma sostanzialmente autoctona.
Anfibi. Presenti 2 specie di interesse comunitario: il Tritone crestato Triturus carnifex e il rarissimo Pelobate fosco italiano Pelobates fuscus insubricus, specie prioritaria scoperta solo recentemente e presente nella regione solo in altri due-tre siti. Abbastanza frequente è la Raganella Hyla intermedia.
Pesci. Presenti il ghiozzo Padogobius panizzae, specie di interesse comunitario, e lo Spinarello Gasterosteus aculeatus, entrambi anche nelle bassure interne alla pineta.
Invertebrati. Segnalate 5 specie di interesse comunitario: i Lepidotteri Lycaena dispar, legato agli ambienti palustri, il raro Lasiocampide forestale Eriogaster catax, Euplagia quadripuntaria, specie prioritaria, e i Coleotteri forestali Lucanus cervus e Cerambix cerdo. Presenti anche Polyphylla fullo coleottero legato alle formazioni pinetali e il lepidottero Zerynthia polyxena.

Per saperne di più

Parco regionale Delta del Po

Le Pinete storiche ravennati

La Pineta di Classe. Appunti di Legambiente RA

Cartografia

Carta di dettaglio (PDF - 6.3 MB)

Inquadramento territoriale