Vespertilio di Monticelli

Ordine: Chirotteri - Famiglia: Vespertilionidi

Plecotus austriacus (Fischer, 1829)

Collocazione biogeografica e distribuzione: E’ presente in Europa centrale e meridionale (sino al 53° di latitudine), in Africa settentrionale e tropicale ed in Asia, sino alla Cina. In Italia è segnalato nella gran parte delle regioni. La specie è ritenuta generalmente abbastanza comune nell’Europa meridionale, mentre è considerata rara nell’Europa centrale. In Emilia-Romagna è segnalato in quasi tutte le province (PC, PR, BO, FE, RA, FC, RN).

Caratteri distintivi: E’ un pipistrello di taglia media, assai simile al con genere P. auritus, da cui differisce per particolari caratteri biometrici. Leggermente più grande della specie sorella, presenta dorsalmente una pelliccia grigio-marrone e addome grigio-bianco; il pelo alla base è colore ardesia e più scuro che in P. auritus. Le orecchie vengono spesso tenute ripiegate all’indietro sul corpo, al di sotto delle ali; il trago risulta pigmentato di scuro.

Dati biometrici: LTT 41-58 (60) mm; LCo 37-55 (57) mm; AV(35) 37-45 mm; LO 31-42 mm; LT 15,7-20 mm; AA255-300 mm; LPO 4,7-6,3 mm; Lcb 15-17,2 mm; DB4,4-5 mm; FdC-M³ 5,4-6,5 mm; P 5-14 g.

Habitat: Specie fortemente antropofila, predilige gli ambienti aperti e gli agroecosistemi, soprattutto nelle zone più settentrionali dell’areale; utilizza anche gli abitati, parchi e giardini ma evita le aree boscose più estese. E’ ritenuta specie termofila, che utilizza i territori idonei fino a media altitudine.

Abitudini: Il comportamento e le abitudini sono fondamentalmente simili alla specie sorella. Vola nei pressi del suolo e comunque a pochi metri di altezza, in terreni aperti e attorno a cespugli e alberi; pratica sovente il volo statico (c.d. “spirito santo”) grazie alle ali tondeggianti e corte. Le prede, in gran parte Lepidotteri (in particolare Nottuidi) e Ditteri, vengono catturate sia in volo, che posate su piante e rocce; solitamente le prede vengono consumate in volo se di piccola taglia o, se più grandi, presso un posatoio abituale (molto spesso al di sotto di tali appigli si rinvengono ali di farfalle o resti di altre prede). La specie è ritenuta stanziale; sono comunque noti spostamenti di diverse decine di km (62 km). La longevità massima nota è di circa 25 anni.

Status: Categoria IUCN: LR: lc (a preoccupazione minima). Secondo la Lista Rossa dei Vertebrati Italiani, pubblicata dal WWF Italia, la specie è “a più basso rischio”, ossia il suo stato di conservazione non è esente da rischi. Oltre che dalla modificazione e dalla distruzione degli habitat, in questo caso di tipo prevalentemente forestale, e dalla diffusione di sostanze inquinanti, risulta minacciato dall’azione di disturbo diretta nei suoi rifugi abituali (alberi, grotte, cave e/o edifici o altri manufatti).


Protezione esistente: Inserito nell’Allegato IV della Dir. 92/43/CEE.

Tratto da " I Pipistrelli delle grotte" - Collana: Sottoterra: rivista di speleologia del Gruppo speleologico bolognese e dell'Unione speleologica bolognese - Anno XLV n. 122 gennaio giugno 2006