Serotino comune
Ordine: Chirotteri - Famiglia: Vespertilionidi
Eptesicus serotinus (Schreber, 1774)
Collocazione biogeografica: Si trova in Europa centrale e meridionale, nell’Africa nord-occidentale e nell’Asia centrale. In Italia è segnalato in tutte regioni ed è ritenuta una specie abbastanza comune. In Emilia-Romagna è presente in tutte le province.
Caratteri distintivi: E’ un pipistrello di grossa taglia, di colore marrone scuro sul dorso, mentre sull’addome è di colore giallo-bruno; il pelo è lungo e morbido. Il muso, le orecchie ed il patagio sono di colore marrone-nero.
Dati biometrici: LTT 62-80 (82) mm; LCo (39) 46-54 (66) mm; AV48-56 (58) mm; LO (12) 14-22 mm; LT 7,5-9,5 mm; AA 315-380 mm; Lcb 18-21,8 mm; FdC-M³ 7-8,6mm; P 14-33 (35) g.
Habitat: Questa specie, originariamente forestale, si è bene adattata alle profonde modificazioni antropiche: utilizza infatti gli agro-ecosistemi con boschetti e siepi, parchi e giardini, aree urbane; predilige le zone aperte di pianura e collina, pur arrivando ad oltre 1.500 metri di altitudine
Abitudini: Lascia il roost dopo il tramonto (per questo “serotino”!) per alimentarsi in un raggio di circa un chilometro dal rifugio; caccia isolatamente, lungo i margini dei boschi, in aree agricole e pascoli, ma anche in aree antropizzate, descrivendo di solito ampi cerchi con volo lento, a circa 6-10 m dal suolo. E’ capace di volo librato, grazie al quale cattura animali su muri, rocce e fogliame. Si ciba di vari tipi di invertebrati, in prevalenza Lepidotteri e Coleotteri, anche di taglia relativamente grande, quali Scarabeidi, Odonati, Ortotteri, Lepidotteri Sfingidi e Nottuidi; preda anche animali posati sul terreno o sul fogliame, ad esempio Carabidi, Tenebrionidi, ragni (nella sua dieta sono addirittura comparsi Molluschi Gasteropodi). E’ una specie sedentaria; la caccia si svolge a breve distanza dal rifugio estivo; è in grado di effettuare spostamenti di una certa entità: il più lungo spostamento ad oggi noto è di 330 km. La durata media della vita è di 5 anni, la longevità massima nota di 21 anni.
Status: Categoria IUCN: L.R.: lc (a minor rischio, prossimo a divenire minacciata).
Secondo la Lista Rossa dei Vertebrati Italiani, pubblicata dal WWF Italia, la specie è “a più basso rischio”, ossia il suo stato di conservazione non è scevro da rischi. Oltre che dalla alterazione e dalla distruzione degli habitat e dalla diffusione di sostanze inquinanti, risulta minacciato dall’azione di disturbo diretta nei suoi rifugi abituali (alberi, grotte, cave, miniere ed edifici).
Protezione esistente: Inserito nell’Allegato IV della Dir. 92/43/CEE.
Tratto da " I Pipistrelli delle grotte" - Collana: Sottoterra: rivista di speleologia del Gruppo speleologico bolognese e dell'Unione speleologica bolognese - Anno XLV n. 122 gennaio giugno 2006