Pesce gatto

Ictalurus melas (Rafinesque, 1820)

Originario del nord America e da lungo tempo introdotto in Italia, il Pesce gatto dopo una iniziale espansione sembra essere entrato in una fase di contrazione numerica. Il Pesce gatto è presente nel fiume Po e nei tratti di pianura dei suoi affluenti, soprattutto nella porzione terminale dove può essere anche localmente abbondante. È comune nei canali di bonifica della bassa pianura reggiana, modenese e ferrarese. La presenza occasionale di questo Ictaluride nei tratti medio-alti di alcuni fiumi e torrenti appenninici è imputabile alle massive operazioni di ripopolamento effettuate con pesci di pianura o a fughe di esemplari da laghetti adibiti alla pesca sportiva e da bacini artificiali collinari. Il Pesce gatto vive in acque stagnanti o debolmente correnti, con fondali melmosi e ricchi di vegetazione. È molto resistente e sopravvive egregiamente in acque povere di ossigeno e, infossandosi nella melma, può sopportare anche brevi periodi di siccità.

Il Pesce gatto supera di rado, nelle acque regionali, 30-35 cm di lunghezza.

Recentemente è stato immesso in alcuni allevamenti ittici della pianura l'affine Pesce gatto americano (Ictalurus punctatus), anch'esso originario del nord America. Non si hanno per il momento notizie di catture nelle acque fluviali della regione, ad eccezione di un esemplare pescato nel Canale Pilastresi nei pressi di Bondeno (FE). La presenza del Pesce gatto americano in numerosi laghi per la pesca sportiva fa sorgere preoccupazioni che anche questa specie, come altre specie esotiche, si insedi stabilmente nei corsi d'acqua con conseguenze negative a carico delle popolazioni ittiche residenti.

Tratto da "Elementi di base per la predisposizione della carta ittica regionale" , Regione Emilia-Romagna - Assessorato agricoltura e alimentazione, 1992