Saettone o Colubro di Esculapio

Ordine: Squamata - Sottordine: Serpentes - Famiglia: Colubridae

Zamenis longissimus (Laurenti, 1768)

Geonemia: Entità Turanico-Europea, diffusa dalla Spagna settentrionale fino all'Ucraina, al Caucaso, alla Penisola Balcanica, Turchia ed Iran settentrionale. In Italia è presente dall'arco alpino lungo tutta la penisola fino alla Sicilia.

Caratteri distintivi: Capo relativamente piccolo e allungato, con una squama preoculare; squame dorsali lisce, o debolmente carenate nella parte posteriore del tronco, piastre ventrali con carenatura laterale. Colorazione dorsale bruno-giallastra o olivastra, con macchiette bianche sull'orlo delle squame e, talora, con accenni di striature longitudinali chiaro-scure; parti inferiori gialle. Giovani di color bruno-grigio con serie longitudinali di macchie più scure. Ai lati del capo due barre nerastre si interpongono tra gli occhi a due evidenti macchie gialle situate posteriormente, arrestandosi in prossimità dell'angolo della bocca: tale "maschera" si osserva, attenuata, anche nei subadulti e, appena evidente, negli adulti. Lunghezza totale massima 200 cm, ma di solito non oltre i 140 cm (maschi maggiori).

Habitat: Margini dei boschi, boscaglie, radure e prati cespugliati, zone rocciose e pietraie.

Biologia: Non velocissimo, ma assai agile, è un ottimo arrampicatore. Caccia all'agguato, soprattutto piccoli Mammiferi, ma anche Uccelli, uova e, da giovane, Sauri: le prede vengono uccise per costrizione prima dell'ingollamento. Tra i suoi predatori, oltre a vari Mammiferi e Uccelli è da includere anche il Biacco. Gli accoppiamenti hanno luogo tra la fine di maggio e giugno, le uova (fino a 20) vengono deposte in luglio e, dopo un'incubazione di circa due mesi, schiudono piccoli lunghi 25-30 cm.

Note tassonomiche: Specie politipica di cui sono riconosciute tre sottospecie, due delle quali presenti in Italia: quella nominale, distribuita in gran parte dell'Europa e nell'Italia centrosettentrionale e E. l. romana (Suckow, 1798) tipica dell'Italia meridionale e della Sicilia. Quest'ultima, secondo Lenk & Joger (1994), data l'elevata diversità genetica rispetto alle altre popolazioni di saettoni, potrebbe essere considerata buona specie. 

Distribuzione regionale: Diffusa in tutta la regione ma con maggiore frequenza nel settore appenninico ove raggiunge 1300 m di altitudine. Segnalazioni antecedenti al 1980 indicano la sua presenza fino a 1492 m. Frequenta soprattutto habitat forestali ed antropici.

Tratto da "Gli Anfibi e i Rettili dell'Emilia-Romagna" di S. Mazzotti e G. Stagni, Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara - Regione Emilia-Romagna, IBACN - 1993

Revisione e aggiornamento nel 2009 a cura del Servizio parchi e risorse forestali in collaborazione con G. Tedaldi, in riferimento a "Atlante degli Anfibi e dei Rettili d'Italia" a cura di R. Sindaco, G. Doria, E. Razzetti, F. Bernini. Societas Herpetologica Italica, Edizioni Polistampa -2006