Primula apennina

Famiglia: Primulaceae

 

Primula apennina Widmer
Primula appenninica

Sinonimi: Primula pedemontana (Gaudin) subsp. apennina (Widmer) Kress; Auricula-ursi apennina (Widmer) J. Sojak

Tipo corologico: Endemismo dell'Appennino tosco-emiliano
Altitudine in Emilia-Romagna: 1700-2000 m
Fasce altitudinali: culminale

Habitat: Fessure delle pareti di arenaria esposte preferenzialmente a Nord, cenge e, più raramente, detriti alla base delle pareti.

Forma biologica: Emicriptofita rosulata
Fioritura: maggio-luglio
Dimensioni: 3-8 cm

Note: Specie di particolare vistosità e bellezza, rarissima nell'Appennino emiliano, dove la sua presenza è limitata alle montagne più alte del Reggiano e ad una sola località del parmense. Tutelata dalla Convenzione di Berna e definita "specie prioritaria" nella direttiva CEE "Habitat" . Inclusa anche come "vulnerabile" nel Libro rosso delle piante d'Italia (Conti et al., 1992).

Fattori di minaccia: Raccolta diretta per collezionismo botanico.

Indice di rarità:
98,7 - specie estremamente rara.
E' stato calcolato secondo la formula: 1 - (n/N) x 100 in cui "n" è il numero delle unità geografiche di rilevamento in cui la specie è stata rinvenuta e "N" il numero totale delle unità geografiche per il territorio investigato. Per l'indagine condotta sul territorio regionale (complessivamente 285 unità geografiche di rilevamento, "quadranti") vengono considerate rare le specie con indice di rarità superiore a 78.08 (corrispondente a 148 presenze, la metà dei quadranti), molto rare quelle con indice compreso tra 95 e 97 (presenti in un numero di quadranti compreso tra 20 e 34), estremamente rare le specie con indice superiore a 97 (presenti in meno di 20 quadranti).

Tratto da "Atlante della Flora protetta della Regione Emilia-Romagna" di A. Alessandrini, F. Bonafede, Regione Emilia-Romagna, 1996