I compiti delle GEV
Diversi sono i compiti: dall'accertamento di violazioni, alla promozione della biodiversità e ancora la collaborazione con enti per la vigilanza in materia di inquinamento.
I compiti delle Guardie Ecologiche Volontarie, definiti dalla L.R. 3 luglio 1989, n. 23, sono:
- promuovere e diffondere l’informazione in materia ambientale, con particolare riferimento alla legislazione relativa e concorrere alla protezione dell’ambiente;
- accertare, nei limiti dell’incarico e nell'ambito della convenzione stipulata con la Regione Emilia-Romagna ed ARPAE, violazioni delle disposizioni di legge e dei regolamenti in materia di protezione del patrimonio naturale e dell’ambiente, nonchè dei provvedimenti istitutivi delle aree protette e dei relativi strumenti di pianificazione ed attuazione comportanti l’applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie;
- collaborare con gli enti od organismi pubblici competenti alla vigilanza in materia di inquinamento idrico, di smaltimento dei rifiuti, di escavazioni di materiali litoidi e di polizia idraulica, di protezione della fauna selvatica, di esercizio della caccia e della pesca, di tutela del patrimonio naturale e paesistico, di difesa dagli incendi boschivi e di polizia forestale, segnalando le infrazioni rilevate e precisando, ove possibile, le generalità del trasgressore; nello svolgimento di tali compiti operano secondo le direttive emanate dai predetti enti od organismi;
- collaborare con le competenti autorità nelle opere di soccorso in caso di pubbliche calamità ed emergenze di carattere ecologico.
L'esercizio del potere di accertamento delle Guardie Ecologiche Volontarie è definito sulla base di direttive regionali vincolanti. In base alle attuali direttive e all’interno di una specifica convenzione con la Regione ed ARPAE, le GEV esercitano le attività di vigilanza in materia di:
- flora spontanea protetta e raccolta dei prodotti del bosco e del sottobosco;
- aree naturali protette e siti della Rete Natura 2000;
- Regolamento forestale;
- incendi boschivi;
- funghi e tartufi;
- alberi monumentali tutelati;
- fauna minore;
- spandimento agronomico dei liquami;
- abbandono e conferimento dei rifiuti;
- inquinamento luminoso;
- benessere animale;
- ordinanze sindacali e regolamenti di tutela dell'ambiente e del verde urbano ed extra-urbano.