L’assoggettamento alla tutela di un Albero Monumentale Regionale ha carattere permanente, in quanto, di norma, l’albero monumentale è intangibile.

L’assoggettamento alla tutela, pertanto, comporta i seguenti divieti:

  • di abbattimento, rimozione o danneggiamento;
  • di modifica della chioma e/o dell’apparato radicale, ossia il divieto di realizzazione di interventi che interessano gli organi epigei o ipogei, così individuati:
  • potatura;
  • consolidamento o ancoraggio;
  • verifiche strumentali con interventi invasivi (succhiello di Pressler, dendrodensimetro, dendropenetrometro, ecc.);
  • scavo o lavorazione del terreno (ad esempio aratura, posa in opera di condutture ecc.);
  • impermeabilizzazione e compattazione del suolo;
  • installazione e manutenzione di parafulmini, antenne, pali di illuminazione, linee aree elettriche o telefoniche;
  • posa in opera di steccati e recinzioni;
  • posa in opera di cartelli didattici o segnaletici stradali o di impianti semaforici;
  • realizzazione di percorsi, passerelle o pavimenti aerati;
  • deposito di attrezzi, mezzi o materiali;
  • realizzazione o rimozione di qualsiasi altro manufatto o di ogni altro intervento, diretto o indiretto, che possa interferire con le condizioni vegetative dell’Albero Monumentale Regionale;
  • indagini diagnostiche, fitopatologiche o di stabilità, qualora condotte con metodi invasivi;
  • interventi di difesa fitosanitaria;
  • spandimento di prodotti di sintesi, di diserbanti e dissecanti o sversamento di sostanze tossiche (oli, carburanti, acidi, sali, ecc.);
  • altri interventi ricadenti all’interno della Zona di Protezione dell’Albero (ZPA), sia ordinari che straordinari, programmabili o urgenti.

Solo nel caso in cui l’intervento si renda assolutamente necessario e sia stata accertata l’impossibilità di adottare soluzione alternative, a seconda del grado di incisività degli interventi, è possibile intervenire come segue:

  • per gli interventi incisivi è obbligatoria l’autorizzazione regionale o la comunicazione di inizio intervento, a seconda della tipologia dell’intervento da effettuare;
  • gli interventi non incisivi sono liberamente eseguibili.

La Regione, i Carabinieri Forestale, i Comuni e gli Enti di gestione delle aree protette territorialmente interessati hanno il potere di controllo sulla corretta esecuzione degli interventi in base a quanto indicato nelle comunicazioni di inizio degli interventi o nelle autorizzazioni, compreso il rispetto delle eventuali prescrizioni contenute nell’atto autorizzatorio.

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