Knipowitschia panizzae (Verga, 1841)

Caratteri distintivi: Il forte rimescolamento genico, unito all'elevato numero di uova prodotto durante la stagione riproduttiva, conferiscono alla specie un notevole successo, consentendole di affermarsi in ambienti caratterizzati da un'elevata instabilità dei parametri ambientali. Nonostante la specie non abbia alcun interesse alieutico e sia scarsamente utilizzata anche per fini alimentari, K. panizzae ha un ruolo importante negli ecosistemi salmastri come preda di altre specie ittiche, quali il branzino e l'anguilla, oppure di uccelli acquatici.
 
Distribuzione e status in regione: Diffusa negli ecosistemi salmastri.

Interesse conservazionistico
: La specie è inclusa nell’Allegato II (specie di interesse comunitario che richiede la designazione di zone speciali di conservazione) della Direttiva Habitat 92/43/CEE. Inclusa tra le specie particolarmente protette della Legge Regionale 15/2006 “Disposizioni per la tutela della fauna minore in Emilia-Romagna”.

Fattori di minaccia: Perdita di habitat, pesca

Misure per la conservazione:  Specie di piccole dimensioni, inserita all’interno dell’allegato II della Direttiva Habitat e rappresenta un endemismo tipico dell’alto Adriatico. Essendo una specie annuale, la perdita di una stagione riproduttiva potrebbe compromettere il mantenimento dell’intera popolazione presente. Dove presente, tende, in genere, a formare popolazioni numerose. La sua tutela è legata alla tutela degli habitat in cui sono presenti con particolare attenzione alle lagune costiere.

Indirizzi per la tutela: 

a) Monitoraggio delle popolazioni e controllo della riproduzione.
b) Tutela degli habitat;
c) Riduzione della pressione di pesca,


Revisione ed aggiornamento nel 2011 a cura del Servizio parchi e risorse forestali , elaborazione basata sulla Banca dati della biodiversità: schede monografiche PESCI (a cura di Francesco Nonnis Marzano) e su "Elementi di base per la predisposizione della carta ittica regionale" , Regione Emilia-Romagna - Assessorato agricoltura e alimentazione, 1992.