Nono

Aphanius fasciatus (Nardo, 1827)

Caratteri distintivi: Raggiunge taglie massime di 6/7 cm e riveste scarso interesse per la pesca, ma è di grande importanza per quanto riguarda gli aspetti naturalistici ed è inserita nell’allegato II della Direttiva Habitat.

Habitat
: E' una tipica specie anfidromica del bacino del Mediterraneo, in grado di sopportare forti escursioni di salinità, temperatura ed ossigeno disciolto.

Distribuzione e status in regione: Forse a causa della sua ampia valenza ecologica, il nono è una delle specie più comuni delle acque salmastre italiane e, in Sicilia e Sardegna, sono state segnalate anche popolazioni stabili inacqua dolce. Attualmente sembra essere in competizione solo con la gambusia ove questa èstata introdotta, e risulta da questa parzialmente sostituito nelle acque meno salate. Pur essendomenzionato nelle principali direttive di conservazione si ritiene che questa specie sia a rischio.
Pur essendo menzionato nelle principali direttive di conservazione si ritiene che questa specie sia a rischio minimo in Emilia Romagna.

Interesse conservazionistico: Inclusa tra le specie particolarmente protette della Legge Regionale 15/2006 “Disposizioni per la tutela della fauna minore in Emilia-Romagna”.

Fattori di minaccia
: Specie ad ampia valenza ecologica non sembra essere particolarmente minacciato.  E’ anch’essa in declino principalmente per il continuo degrado degli ambienti costieri e di transizione.

Misure per la conservazione: La sua tutela passa quindi attraverso la protezione degli habitat in cui si trova. In alcuni casi sembra soffrire la concorrenza con la gambusia, la cui diffusione andrebbe quindi limitata.

Indirizzi per la tutela: 
a) Monitoraggio delle popolazioni locali;
b) Istituzione di zone di protezione;
c) Tutela degli habitat;
d) Riduzione della gambusia.

Revisione ed aggiornamento nel 2011 a cura del Servizio parchi e risorse forestali , elaborazione basata sulla Banca dati della biodiversità: schede monografiche PESCI (a cura di Francesco Nonnis Marzano) e su "Elementi di base per la predisposizione della carta ittica regionale" , Regione Emilia-Romagna - Assessorato agricoltura e alimentazione, 1992.