Spinarello

Gasterosteus aculeatus (Linneo, 1758)

Caratteri distintivi:  E' un piccolo pesce di 5-8 cm di lunghezza, frequenta sia le acque salmastre che quelle dolci, purché tranquille, limpide e con abbondante vegetazione. Specie di piccole dimensioni, in passato molto diffusa dalle acque salmastre fino all’alta pianura.

Habitat: E’ specie caratteristica soprattutto della fascia delle risorgive ma attualmente presente in pochissime località.

Distribuzione e status in regione
: Una volta relativamente comune nei fontanili dell'alta e media pianura emiliana, lo spinarello è oggi pressoché estinto in gran parte delle acque interne della regione a causa della scomparsa di questi peculiari ambienti. Una piccola popolazione residua sopravvive infatti in un unico fontanile nei dintorni di Castel Sangiovanni (PC). La specie è presente anche in alcuni canali di bonifica della bassa pianura ferrarese e modenese e in poche limitate aree litoranee caratterizzate da acque salmastre. La storia di questa, come d'altra parte di altre specie (cfr. ghiozzo dei fontanili, luccio, ecc.), ripropone ancora una volta il problema della salvaguardia degli ultimi fontanili residui nella fascia emiliana delle risorgive.

Interesse conservazionistico: Inclusa tra le specie particolarmente protette della Legge Regionale 15/2006 “Disposizioni per la tutela della fauna minore in Emilia-Romagna”.

Fattori di minaccia
:  Perdita di habitat, interventi antropici di eliminazione della vegetazione acquatica, immissione di salmonidi predatori per le gare di pesca sportiva. Le popolazioni delle acque interne dell'areale Padano-Veneto, appaiono in forte contrazione soprattutto a causa dell'abbassamento della qualità delle acque, dell'attività di pulizia meccanica delle canalette di risorgiva (con conseguente eliminazione della vegetazione acquatica).

Misure per la conservazione:  E’ specie caratteristica soprattutto della fascia delle risorgive ma attualmente presente in pochissime località e quindi è fondamentale la tutela degli habitat di elezione. Importante è anche la rimozione delle specie alloctone che possono predare le giovani larve e competere con il loro sviluppo. Fondamentale è il monitoraggio continuo delle sue popolazioni e campionamenti mirati per la ricerca delle ultime popolazioni ancora presenti in ER. Se necessario si possono attivare programmi di riproduzione ex situ per permettere il recupero, la diffusione della specie e l’eventuale reintroduzione.

Indirizzi per la tutela:
 

a) Monitoraggio delle popolazioni locali;
b) Istituzione di zone di protezione;
c) Recupero degli habitat;
d) Rimozione/contenimento dei predatori alloctoni;
e) Attività di riproduzione ex-situ.


Revisione ed aggiornamento nel 2011 a cura del Servizio parchi e risorse forestali , elaborazione basata sulla Banca dati della biodiversità: schede monografiche PESCI (a cura di Francesco Nonnis Marzano) e su "Elementi di base per la predisposizione della carta ittica regionale" , Regione Emilia-Romagna - Assessorato agricoltura e alimentazione, 1992.