Triotto

Rutilus erythrophthalmus (Zerunian, 1982)

Caratteri distintivi
Il triotto è un Ciprinide di piccole dimensioni, non superando di norma 20 cm di lunghezza.

Habitat: Si tratta di un piccolo ciprinide, tipico d'acque calde e ricche di vegetazione e specie tipica del distretto padano-veneto. Insieme alla alborella e alla scardola rappresenta il tipico ciprinide fitofilo, abitante delle acque del piano, calde e dalla moderata corrente.Vive di norma in acque stagnanti o a corso lento; il suo areale naturale è pertanto limitato alle zone di pianura. La specie è presente nel Po e in quasi tutti i suoi affluenti a nord della Via Emilia, con frequenza maggiore in prossimità delle foci; si rinviene comunemente anche nei canali d'irrigazione. In provincia di Bologna e in Romagna, il triotto è presente pure a quote più elevate, fino alla bassa montagna, a causa di immissioni di materiale ittico prelevato in pianura. Parte delle segnalazioni di questa specie nelle acque appenniniche è tuttavia da attribuire al Vairone e alla Rovella, che per la notevole somiglianza, vengono spesso confusi con il triotto.

Distribuzione e status in regione: Il triotto è una specie ad ampio spettro trofico, molto tollerante e, a differenza di molti altri ciprinidi, non risente che in minima parte del generale degrado ambientale provocato dall'uomo.
Nonostante ciò, la crescente competizione con specie alloctone ha portato negli ultimi anni ad una consistente riduzione di esemplari presenti nei corsi d’acqua dell’ER.
Un tempo comune, oggi in costante diminuzione per presenza di specie alloctone e alterazione degli habitat.

Fattori di minaccia
: Scomparsa di habitat, introduzione di specie alloctone. Il suo declino è collegato alla scomparsa degli habitat di elezione quali lanche, canali secondari e zone planiziali dei corsi d'acqua, ricche di vegetazione. Inoltre soffre della competizione dei tanti ciprinidi introdotti come pseudorasbora, rodeo, aspio e forse anche la gambusia.

Misure per la conservazione: La sola forma di tutela è quella di salvaguardare gli habitat in cui è presente, oltre ovviamente al controllo degli alloctoni. E' inoltre importante evitare interventi di pulizia di canali e sponde per la rimozione della vegetazione acquatica nel periodo della sua riproduzione.

Indirizzi per la tutela:
a) Istituzione di zone di protezione;
b) Rimozione/contenimento dei ciprinidi e dei predatori alloctoni;
c) Recupero degli habitat;
d) Evitare sfalci della vegetazione acquatica.


Revisione ed aggiornamento nel 2011 a cura del Servizio parchi e risorse forestali , elaborazione basata sulla Banca dati della biodiversità: schede monografiche PESCI (a cura di Francesco Nonnis Marzano) e su "Elementi di base per la predisposizione della carta ittica regionale" , Regione Emilia-Romagna - Assessorato agricoltura e alimentazione, 1992.