Con Legge n. 10/2013 (PDF - 93.9 KB) viene istituito l’elenco nazionale degli Alberi Monumentali d’Italia (AMI) che si realizza attraverso il censimento posto in capo ai Comuni che redigono l’elenco degli alberi da tutelare e lo inviano alla Regione corredato da specifiche schede di identificazione e del materiale documentale e fotografico.

Un po' di storia

La prima fase del censimento è stata avviata nel 2015 ed ha riguardato la revisione degli elenchi degli alberi monumentali già censiti e tutelati sulla base della normativa regionale (L.R. n. 2/77 poi abrogato e sostituita dalla L.R. N. 20/2023) e accertato la corrispondenza degli stessi ai criteri indicati nel Decreto ministeriale 23 ottobre 2014 (PDF - 1.7 MB) della Legge n. 10/2013.

Il primo censimento si è concluso con l’inserimento nell’Elenco nazionale di 107 esemplari arborei dislocati in 65 comuni.

Il censimento AMI

Il censimento degli Alberi Monumentali d’Italia (AMI) è svolto dai Comuni che propongono alla Regione, con proprio atto, l’elenco degli alberi monumentali presenti sul proprio territorio che corrispondono ai requisiti richiesti dalla normativa nazionale.

Il Settore Aree protette, Foreste e sviluppo zone montane, previa istruttoria tecnica, individua gli esemplari monumentali da proporre alla Direzione Generale Foreste del Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste per l’inserimento nell’Elenco nazionale degli Alberi Monumentali d’Italia (AMI).

A tale scopo è stata istituita anche una Commissione tecnica consultiva regionale che può formulare un parere non vincolante al Settore competente sulla proposta di Elenco regionale degli alberi, di cui all’art. 7 della Legge n. 10/2013.

Gli Alberi Monumentali d’Italia attualmente individuati sul territorio regionale sono 126 e sono consultabili sia sul sito del Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste che nella Banca dati regionale georeferenziata.

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