Geologia, suoli e sismica

Segnalazioni tratte dalla cartografia topografica storica

In questa categoria rientra lo strato informativo su “sorgenti e pozzi storicamente segnalati”, derivato dal lavoro svolto nel 2008 in collaborazione tra l’Area Geologia regionale e l’allora Istituto dei Beni Artistici, Culturali e Naturali (IBACN).  La collaborazione promosse un progetto per la digitalizzazione degli “oggetti” cartografici relativi al tema delle acque sotterranee nell’area dell’Appennino emiliano-romagnolo, rappresentati in 207 tavolette a scala 1:25.000 tratte dalla Carta Topografica del Regno d’Italia. Si trattava dell’edizione del cosiddetto “primo impianto”, rilevata e pubblicata dall’Istituto Geografico Militare tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Le sorgenti cartografate sono differenziate in perenni e non.

Vi appartiene anche lo strato sui “fontanili e manifestazioni affini”, in gran parte derivati da dati tratti dalla bibliografia o dalle carte topografiche storiche. Si tratta di segnalazioni ora in gran parte scomparse o ridotte, ad indicare l’esistenza di un’idrografia di superficie e di un’abbondanza di manifestazioni di venuta a giorno di acque sotterranee che si potevano riscontrare in pianura in un contesto socio-economico e di uso del suolo profondamente diverso da quello attuale.

Una parte delle informazioni è inoltre il risultato di un’attività sempre svolta in collaborazione con l’ex-IBACN e risultato dell’esame di numerose cartografie topografiche storiche rilevate in un periodo compreso tra la seconda metà del ‘700 e la prima metà dell’’800, oltre alla bibliografia del settore. In pianura e presso il margine appenninico sono state cartografate le segnalazioni di venuta a giorno della falda superficiale storicamente documentate e differenziate in:

  • probabili sorgenti all’origine del reticolo idrografico minore dell’alta pianura e sorgenti segnalate presso il margine appenninico, nei depositi alluvionali terrazzati più antichi e recanti la formazione delle Sabbie Gialle di Imola come substrato
  • fontanili storicamente documentati e attualmente scomparsi, che si aggiungono quindi a quelli a tutt’oggi attivi e documentati nello strato informativo dedicato alle emergenze naturali della falda
  • segnalazioni di incerta natura tratte dalle carte topografiche storiche o dalla CTR (datata al 1998), corrispondenti in larga misura alle scaturigini all’origine del reticolo idrografico minore di pianura, quest’ultimo in condizioni naturali come pure parzialmente artificializzato dalle bonifiche.

Gli strati informativi su sorgenti e fontanili storici evidenziano come vi fosse, nella cartografica topografica d’epoca, una cura straordinaria nella rappresentazione di questi oggetti, motivata dall’interesse militare ed economico delle stesse (rifornimento di uomini ed animali).

Per ulteriori informazioni si rimanda all’articolo di Bonaposta et alii (2011), “Le potenzialità geologiche dei dati storici ambientali: il caso delle sorgenti e dei fontanili in Emilia-Romagna”, disponibile in: http://www.geologiemiliaromagna.it/rivista/2011-42_fontanili.pdf

Azioni sul documento

ultima modifica 2023-01-24T12:36:26+01:00
Questa pagina ti è stata utile?

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina