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Introduzione

Nei giorni scorsi, i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale hanno completato la rete di monitoraggio sismico che rileverà per almeno 8 mesi i dati per lo studio dell’interazione tra terreno e strutture. Il monitoraggio è una delle attività previste dall’accordo di collaborazione scientifica sottoscritto tra la Regione Emilia-Romagna e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS) nel novembre 2021 (Delibera di Giunta regionale  n. 1879 del 2021).

I tecnici del Centro Ricerche Sismologiche dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale, Dott. Valerio Poggi, referente tecnico scientifico per lo studio dell’interazione suolo-struttura della Terza Torre, e Dott. Marco Romanelli hanno completato l’allestimento collocando due sensori (sismometri): uno fondo pozzo (- 50 m dalla superficie) e l’altro in superficie. Dopo aver posizionato il pannello solare che alimenterà la stazione, sono stati collegati i sensori alla stazione di trasmissione dei dati ed è stato eseguito il test di funzionamento della stazione di monitoraggio sismico che ha dato esito positivo.

La rete complessivamente comprende i sismometri dotati di antenna GPS e trasmissione dati (installati, sui terrazzini della Terza Torre ai piani -2, 1, 3, 5, 8, 12, 15 e 19) e la stazione del giardino e invierà in continuo i dati al Centro Ricerche Sismologiche dell’OGS per tutta la durata del monitoraggio.

La collaborazione tra l’Area Geologia Suoli e Sismica con l’OGS, iniziata oltre dieci anni fa, ha l’obiettivo di approfondire le conoscenze sulla pericolosità sismica in Emilia-Romagna e fornire indicazioni per la prevenzione e mitigazione del rischio sismico nelle aree urbane.

Un racconto per immagini nella foto gallery Monitoraggio sismico della Terza Torre — Ambiente (regione.emilia-romagna.it)

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Ultimo aggiornamento: 10-07-2023, 09:14