Geologia, suoli e sismica

La carta delle aree impermeabilizzate della pianura

Elaborato raster derivato dal database topografico regionale

La carta delle superfici impermeabilizzate della pianura è una carta di dettaglio delle superfici artificializzate della pianura emiliano romagnola e descrive il grado di impermeabilizzazione dei manufatti: infrastrutture abitative e viarie, opere annesse, impianti sportivi e ricreativi.

La descrizione del territorio è stata fatta attraverso una classificazione dell’area della pianura suddividendola in celle di 10 m di lato a cui sono stati attribuiti i corrispettivi valori di impermeabilizzazione, attraverso una suddivisione in classi (Tabella 1). La base cartografica di riferimento è costituita dal "DataBase Topografico della Regione Emilia Romagna" (dbtopo), Versione 1.0, aggiornata al 18 dicembre 2011.

carta impermeabilizzazione
Esempio della carta (pianura bolognese)

I diversi toni di colore indicano aree a diverso grado di impermeabilizzazione.
In azzurro sono rappresentati i corpi d’acqua e/o le zone antropizzate ma permeabili

 

Tabella 1. Classi di impermeabilizzazione del territorio di pianura della Regione Emilia-Romagna

Classe

Area

Tipologia

Nulla

Suoli agricoli o naturali

Sono aree in cui il grado di antropizzazione è legato solo alle pratiche colturali.

1

aree permeabili ma fortemente antropizzate

Es.: corpi d’acqua, zone umide, formazioni arbustive e/o alberi in ambiente urbano o peri-urbano

25

aree con una impermeabilità del 25%

Es. parchi e giardini urbani, piste ciclabili non pavimentate, strade carraie, campi da golf, ecc.

50

aree con una impermeabilità del 50%

Es. Spartitraffico, impianti sportivi (alternanza di prato, cemento e asfalto) accessori alla viabilità (piazzole ghiaiate)

75

aree con una impermeabilità del 75%

Principalmente aree accessorie alla viabilità, agli insediamenti e alle attività produttive dove c’è alternanza di asfalto e prato o alberi con predominanza delle superfici più impermeabili

90

aree con una impermeabilità del 90%

Principalmente aree ferroviarie, aree accessorie degli insediamenti o della viabilità con forte predominanza dei superfici impermeabili alternata a superfici fortemente antropizzate (ghiaia o terra battuta compattata)

100

aree completamente impermeabili

Aree cementate o asfaltate

 

I valori di impermeabilizzazione delle varie classi sono stati attribuiti tenendo conto della natura delle superfici e del contesto in cui si trovano.

Partendo da quelle palesemente impermeabili come le superfici asfaltate o cementate a cui è stato assegnato un valore di impermeabilità del 100%, i valori delle classi inferiori tengono conto del fatto che, anche se la copertura impermeabile non è continua, la loro natura impedisce in vario modo l’infiltrazione dell’acqua o non c’è continuità idraulica, se non parziale, con il suolo sottostante. L’esempio più eclatante di questo sono le massicciate ferroviarie che, nonostante abbiano ghiaia in superficie, quando non appoggiano su basi di cemento sono su superfici fortemente compattate. Analogamente le zone in terra battuta o ghiaiate in contesto stradale o industriale (aree di sosta o piazzali percorsi da mezzi pesanti) hanno un livello di compattazione tale da non consentire una buona infiltrazione dell’acqua.

Gli impianti sportivi e le zone connesse, anche se appaiono in parte verdi e vegetate, sono spesso “isolate” dal suolo sottostante, come accade per i campi di calcio che hanno superfici drenanti sepolte, o come per le aree circostanti gli impianti che sono spesso alternanze di zone permeabili (prati) e parcheggi (cemento o terra battuta). In ogni caso poi le aree aree esterne agli impianti sportivi, trovandosi in contesto urbano o periurbano, sono attraversate da opere sepolte come tubature per il drenaggio, fognature, cavi ecc. che contribuiscono a ridurre la superficie in contatto con il suolo sottostante.

Le aree a cui è stato assegnato il 25% di impermeabilizzazione sono aree verdi che si trovano in contesto urbano (parchi giardini pubblici, giardini privati), piste ciclabili, sentieri non pavimentati o campi da golf. Tutti questi hanno subito una forte antropizzazione, che va dalla compattazione della terra battuta, alle opere di scavo e drenaggio dei campi da golf, alla presenza massiccia di strutture sepolte (tubature, fognature, cavi ecc.) nei parchi urbani.

Questa classe di impermeabilità è quella più rappresentata nella pianura emiliano romagnola, in quanto qui il suolo, pur svolgendo alcune delle sue funzioni strategiche, si trova in condizioni diverse da quelli naturali o con uso agricolo. Questa è la ragione per cui si è deciso di includerli nella mappa dell’impermeabilizzazione dove altre cartografie dell’impermeabilizzazione hanno scelto di escluderle. (ISPRA, 2016)

Nelle note illustrative, dove è illustrata la metodologia con cui è stata eseguita la carta, è stato effettuato anche un breve confronto con la Carta dell’impermeabilizzazione eseguita dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e con le “aree artificializzate” della Carta dell’uso del suolo 2008 della Regione Emilia Romagna.

Esempio di come i diversi manufatti siano rappresentati nella Carta delle superfici impermeabilizzate

Esempio di come i diversi manufatti siano rappresentati nella Carta delle superfici impermeabilizzate.
Toni di colore più chiari corrispondono aree a basso grado di impermeabilizzazione,
l’inscurirsi dei toni indica una maggiore impermeabilizzazione.

Note illustrative

 

Cartografia interattiva

 

 

Documenti

 

Norme ed atti

  

 

 

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ultima modifica 2022-09-08T17:29:47+02:00
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