Parchi, foreste e Natura 2000

Gli Alberi Monumentali d'Italia e la tutela nazionale

La tutela degli Alberi Monumentali d'Italia (AMI)

Logo AMI Alberi Monumentali d'Italia RGB.bmpE' stato complicato e lungo l’iter della normativa nazionale che ha considerato la tutela degli esemplari arborei di pregio. Il sostantivo “albero" entra ufficialmente nella normativa nazionale di tutela del patrimonio culturale solo nel 2008 (D.Lgs. n. 63/2008 che modifica ed integra il D. Lgs. n. 42/2004): gli alberi diventano così beni paesaggistici a tutti gli effetti, entrando a far parte del patrimonio culturale nazionale, al pari dei complessi archeologici, degli edifici, dei castelli e dei centri storici di maggior pregio.

E’ però con la Legge 14 gennaio 2013, n. 10 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” (art. 7) (pdf96.13 KB)che si è giunti ad una definizione giuridica univoca di “albero monumentale” e vengono dettate le disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale.

Tra aspetti salienti della Legge n. 10/2013 e del relativo Decreto ministeriale, si trovano:

  • la definizione di albero monumentale;
  • l’individuazione dei principi per il censimento e la definizione dei criteri di attribuzione dei caratteri di monumentalità degli alberi monumentali attraverso un apposito Decreto ministeriale;
  • la realizzazione del censimento degli Alberi Monumentali d'Italia ad opera dei Comuni su coordinamento delle Regioni;
  • l’istituzione dell’elenco nazionale degli Alberi Monumentali d’Italia gestito dal Corpo Forestale dello Stato e costituito dagli elenchi regionali;
  • l’apposizione dei divieti di abbattimento e danneggiamento e la previsione delle relative sanzioni ai trasgressori;
  • l’istituzione della Giornata Nazionale degli Alberi, fissata il 21 Novembre.

Il successivo Decreto ministeriale 23 ottobre 2014 (pdf1.83 MB)ha definito più specificatamente i criteri di attribuzione del carattere di monumentalità che sono legati a:

  • pregio naturalistico legato all’età e alle dimensioni;
  • pregio naturalistico legato a forma e portamento;
  • valore ecologico;
  • pregio naturalistico legato alla rarità botanica;
  • pregio naturalistico legato all’architettura vegetale;
  • pregio paesaggistico;
  • pregio storico-culturale-religioso.

Il Platano di Vigorso a Budrio

In attuazione a quanto previsto dalla normativa vigente, la Regione Emilia-Romagna ha avviato il censimento degli Alberi Monumentali d’Italia (AMI), coordinando le operazioni e istituendo un gruppo di lavoro per la redazione dell’elenco regionale da candidare al Ministero competente.

Il censimento ha visto il coinvolgimento di tutti i Comuni dell’Emilia-Romagna ed è stato attuato con il supporto del Corpo Forestale dello Stato, ora Carabinieri Forestale, che ha censito oltre 600 alberi già protetti a livello regionale ed ha fornito un supporto tecnico ai 192 Comuni che avevano comunicato la propria impossibilità a svolgere autonomamente le attività legate al censimento.

Al termine di questa analisi, il primo elenco approvato dalla Regione riguardava 107 esemplari, di cui 41 alberi erano già tutelati a livello regionale. 

Negli anni, ulteriori nuove segnalazioni pervenute da Enti, Associazioni e cittadini, hanno portato ad individuare 126 Alberi Monumentali d’Italia presenti nel nostro territorio regionale inseriti oggi nell'Elenco nazionale.

Norme di tutela e sistema sanzionatorio

A partire dalla proposta di monumentalità sancita con atto amministrativo del Comune e notificato al proprietario, si applicano le norme di salvaguardia e le sanzioni previste dall’ art. 7, comma 4, della Legge n. 10/2013.

L’abbattimento, le modifiche della chioma e dell'apparato radicale sono vietati, salvo che per casi motivati e improcrastinabili.

In questi ultimi casi si rende necessaria l’autorizzazione comunale, previo parere obbligatorio e vincolante del Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

Relativamente alle attività istruttorie autorizzative alla realizzazione degli interventi è necessario fare riferimento alla Circolare ministeriale n. 461 del 05/03/2020 (pdf465.19 KB) e alla successive Linee guida per gli interventi di cura e salvaguardia degli alberi monumentali approvate con Decreto del Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e forestali del 30 marzo 2020 (pdf2.65 MB)

Salvo che il fatto costituisca reato, sono previste sanzioni da € 5.000 a € 100.000 per la trasgressione ai divieti della Legge n. 10/2013.

 

Per approfondire:

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ultima modifica 2023-12-04T16:58:51+01:00
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